In Valle “treni verso il baratro”. L’esasperazione dei pendolari

Ritardi fra i 45 e i 60 minuti, locomotori guasti, quattro ore di viaggio per fare 100 chilometri. Sono i particolari del “calvario” descritto da un lettore che oggi ha scritto alla nostra redazione. Marguerettaz scrive a Moretti.
Una delle foto pubblicate sul gruppo di Facebook
Società

Ritardi fra i 45 e i 60 minuti, locomotori guasti, quattro ore di viaggio per fare 100 chilometri. Sono i particolari del "calvario" descritto da Giorgio Gianesini che oggi ha scritto alla nostra redazione, che ogni giorno parte da Aosta per raggiungere Ivrea. Viaggiando in treno. "Ritardi e guasti – dice Gianesini – che iniziano a minare seriamente la pazienza sia di noi frequentatori abituali sia di coloro che per lavoro, studio o turismo utilizzano questo pseudo-servizio.

Rispondendo a Gianesini, l'assessore ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz esprime "tutta la solidarietà e la comprensione per il disagio che provano gli utenti della tratta ferroviaria Aosta-Torino". E agli utenti della ferrovia, Marguerettaz invia anche una copia della lettera inviata oggi, giovedì 13 maggio, all'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, e al sottosegretario Bartolomeo Giachino. Marguerettaz parla di una situazione che si aggrava sempre di più "con una corsa inarrestabile verso un baratro i cui contorni appaiono assolutamente inquietanti". E addirittura Marguerettaz cita rumors di "forti azioni da parte dei pendolari, con azioni che coinvolgono non solo gli organismi giudiziari, ma anche aspetti di ordine pubblico (blocco/occupazione dei binari ecc.).

In conclusione, Marguerettaz definisce vergognoso l'attuale servizio ferroviario erogato alla comunità valdostana e chiede l'immediata riunione del tavolo di lavoro congiunto fra Regione e Ferrovie dello Stato.

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