Inaugurato l’Anno Accademico 2006-2007: poca sensibilità dal Ministero dell’Economia, previsti tagli

?L'Università della Valle d'Aosta si connota per il suo forte legame e per essere parte integrante di un ordinamento regionale caratterizzato da autonomia speciale e da competenza legislativa primaria in diverse materie. Per...
Società

?L’Università della Valle d’Aosta si connota per il suo forte legame e per essere parte integrante di un ordinamento regionale caratterizzato da autonomia speciale e da competenza legislativa primaria in diverse materie. Per questo motivo è sostenibile la sua esclusione da tutta una serie di vincoli stabiliti recentemente dalle leggi finanziarie dello Stato. Nonostante il lavoro portato avanti come Università e come Regione Autonoma Valle d’Aosta, siamo ancora in attesa di una risposta da parte del Governo e non possiamo non sottolineare la poca sensibilità del Dicastero dell’Economia soprattutto alla luce del comportamento totalmente differente e pienamente collaborativo del Ministero dell’Università?. E’ questa la riflessione fatta in mattinata dal Presidente della Regione e presidente del Consiglio universitario Luciano Caveri, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2006-2007 dell’Ateneo valdostano.
Caveri nel sostenere il carattere di specialità rispetto all’ordinamento universitario nazionale dell’Ateneo valdostano, ha ricordato che l’Ateneo valdostano è stato istituito dalla Regione nel 2000, in applicazione delle disposizioni speciali della legge Bassani Bis, e quasi interamente finanziato con risorse regionali, che ammontano a otto milioni di euro all’anno, contro il milione di finanziamento statale.
La revisione dello Statuto di Ateneo, l’istituzione delle Facoltà, la rappresentanza dei docenti e degli studenti negli organi di governo, la nomina del Pro Rettore, l’istituzione della Giunta esecutiva sono state poi le principiali tappe toccate dall’Ateneo del corso dell’anno passato ed esposte dal Magnifico Rettore Pietro Passerin d’Entrèves che, sulla scia di quanto affermato da Caveri, ha puntato l’attenzione sulla grave situazione che caratterizza il panorama della politica universitaria e i conseguenti disagi che andranno a penalizzare tutti gli atenei, anche quello valdostano. L’obiettivo dell’Università della Valle d’Aosta rimane comunque quello di attrarre nuovi studenti provenienti da fuori regione. Ad oggi infatti il 15% dei 1192 studenti iscritti, non è residente in Valle, una presenza, ha precisato Passerin d’Entrèves, “in lieve e costante crescita rispetto al passato”. Anche per quanto riguarda i docenti nell’ultimo anno si è registrato un incremento: 212 unità, di cui 50 di ruolo e 162 a contratto.

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