"Parlare di Sant'Anselmo è parlare di formazione e cultura" ha detto il Vescovo di Aosta durante la cerimonia ufficiale di apertura delle celebrazioni. A fargli eco l’assessore alla cultura Laurent Viérin. Per il presidente della Regione, Luciano Caveri, che ha definito il santo “uomo di spirito politico” il pensiero profondo di S.Anselmo trova probabile origine proprio fra le montagne valdostane.
SAN ANSELMO
Nasce ad Aosta nel 1033. La madre, Ermemberga, lo guida nella sua prima formazione umane e religiosa. A 15 anni Anselmo comincia a domandarsi quale sia il modo migliore per condurre una vita come piaccia a Dio. Dopo la morte della madre all’età di vent'anni ruppe i rapporti con il padre Gondulfo e cominciò a girare per la Borgogna e la Francia alle scuole dei migliori maestri, secondo la tradizione dei "clerici vagantes". Nel 1059 giunse all'abbazia di Le Bec, in Normandia, non per farsi monaco ma per seguire le lezioni di Lanfranco di Pavia, priore del monastero e maestro della scuola. Dopo un anno, nel 1060, chiede di diventare monaco nella stessa abbazia benedettina e nel 1063 diventa priore e maestro di arti liberali succedendo proprio al suo maestro Lanfranco di Pavia. Il 22 febbraio 1079 venne eletto abate, restando nel monastero fino al 1093. A Le Bec, Anselmo compose le sue opere più conosciute, il Monologion e il Proslogion, il Grammatico, i trattati Sulla verità e Sulla libertà dell'arbitrio. Nel 1093 venne nominato arcivescovo di Canterbury in un momento storico difficile: in Inghilterra infatti Anselmo si scontrò più volte con i re Guglielmo II ed Enrico I, e per questo motivo dovette intraprendere due volte la via dell'esilio. Morì il 21 aprile 1109. Fu sepolto nella Cattedrale di Canterbury. Il suo culto, iniziato da san Tommaso Becket, venne riconosciuto nel 1492 e inserito nel calendario universale nel 1690. Fu nominato Dottore della Chiesa nel 1720 da Clemente XI.
L'opera più famosa del periodo inglese (terminata però in esilio in Italia) fu il Cur Deus homo (Perché un Dio-uomo?). Anselmo ha lasciato anche un'ampia raccolta di Preghiere e di Meditazioni, nonché un nutrito Epistolario. Anselmo è ricordato non solo come teologo, ma anche come filosofo (viene talvolta definito il "padre della Scolastica"), soprattutto per la ricerca, sviluppata nel Proslogion, di un unum argumentum, un unico principio immediato e fondato solo su sé stesso per la dimostrazione dell'esistenza e degli attributi di Dio. Immanuel Kant definí questa dimostrazione prova ontologica dell'esistenza di Dio, sebbene Anselmo non abbia mai utilizzato questa espressione.
San Tommaso B. fu tra i primi a sostenere la causa di beatificazione di Sant’Anselmo. Il culto di San Tommaso si diffuse anche in Valle d’Aosta grazie alla via Francigena. Tre sono le cappelle della diocesi di Aosta a lui dedicate, tra le quali quella del palazzo vescovile di Aosta.