Isabeau Gerbelle, da Aymavilles alla multinazionale Dassault Systèmes a Madrid
Nata e cresciuta ai piedi del castello di Aymavilles, Isabeau Gerbelle, classe 1996, ha iniziato il suo percorso tra i banchi del Liceo Classico di Aosta. In quel periodo le sue idee erano molto chiare: diplomarsi e iscriversi al corso di laurea di medicina. Già parecchio prima del diploma, Isabeau si informa su quale sia la scelta migliore e, dopo diverse ricerche, decide di lasciare la Valle per trasferirsi a Toulouse, in Francia: “questa scelta è stata dettata sia dal mio desiderio di andare all’estero che, soprattutto, da una questione di metodo. La facoltà francese dà maggiore spazio al merito: la selezione, infatti, non avviene con test di ingresso, bensì tutti possono seguire il primo anno e, solo allora, avviene la scrematura in funzione dei risultati conseguiti”.
Una volta iniziate le lezioni, dopo solo qualche settimana, Isabeau prende consapevolezza che studiare medicina non è la sua strada e così decide di rientrare a casa: “ritengo sia fondamentale accettare di aver sbagliato. Quel percorso non faceva per me e quindi ho deciso di non perdere del tempo inutilmente”.
In questa storia il detto “quando si chiude una porta si apre un portone” è quanto mai azzeccato: Isabeau, infatti, rientra in Valle e, per non perdere l’anno, decide di iscriversi all’Università della Valle d’Aosta al corso di laurea in Lingue e comunicazione per l’impresa e il turismo. “Mi sono innamorata di questo corso immediatamente, gli esami andavano alla grande e, in più, il piano di studi prevedeva che il secondo anno si dovesse seguire a Chambéry, in Francia, il che mi ha permesso comunque di fare esperienza all’estero”.
Nonostante il timore che ciò che era accaduto a Toulouse si potesse riproporre, Isabeau si trova molto bene, tanto da definire questa esperienza “la più bella della mia vita finora”. Durante gli studi si cimenta nel ruolo di insegnante di italiano presso l’Associazione Dante Alighieri, un’attività che le piace molto ma che rimane solo un’esperienza.
Una volta rientrata, Isabeau inizia a inviare il proprio curriculum e viene selezionata per uno stage dalla Enjoy Events, agenzia aostana specializzata nell’organizzazione di eventi. Un’esperienza molto positiva, ma il suo desiderio è di fare esperienza all’estero, soprattutto per la sua intenzione di migliorare l’inglese. Inizia così a inviare il curriculum in giro per l’Europa e viene selezionata dalla Cumediae, azienda di Bruxelles specializzata in comunicazione e marketing nel campo dei settori culturali e creativi: “ero molto timida e così ho deciso di mettermi alla prova uscendo dalla mia comfort zone. L’ambiente era molto internazionale, avevo una capa giamaicana e dei colleghi originari di tanti paesi diversi”.
Nella capitale belga Isabeau fa esperienza anche in altre aziende, tra cui la Amalys, una startup operante nel settore del commercio di orologi, in cui si occupa di analisi dei dati. Al fine di potersi specializzare maggiormente, Isabeau inizia a guardarsi attorno e decide di iscriversi a un Master, individuandone in particolare uno, in digital marketing e e-commerce, presso la EAE Business School di Madrid. Nel frattempo, a Bruxelles, conosce Diego, un ragazzo spagnolo, suo attuale marito, che decide di trasferirsi con lei in Spagna: “eravamo di fronte a un bivio, io dovevo trasferirmi e lui ha deciso di sostenermi venendo con me. Grazie alla sua professionalità ha trovato immediatamente un’occupazione presso lo stato maggiore dell’aeronautica militare, mentre io ho continuato a lavorare, seppur a metà tempo e a distanza, per l’azienda belga”.
Madrid si rivela subito il luogo perfetto dove vivere: “lo stile di vita che c’è qui è perfetto per noi. A Bruxelles ci siamo trovati molto bene, ma qui c’è un clima diverso e le abitudini di vita sono più adatte alle nostre esigenze. Diego, essendo per l’appunto spagnolo, mi ha aiutata molto nell’ambientarmi, specialmente per tutte le pratiche amministrative necessarie”. Anche il Master gioca un ruolo importante sotto questo aspetto: “gli spagnoli sono un po’ come i francesi, se non parli la loro lingua non si impegnano molto per aiutarti, anche se, a onor del vero, con gli italiani sono parecchio più indulgenti e collaborativi. A Madrid hanno un accento molto duro, per cui è necessario un po’ di tempo per adattarsi. Le mie amicizie ruotavano intorno all’ambiente universitario e sono state fondamentali per integrarmi”.
Isabeau inizia a cercare un lavoro nella capitale iberica e, grazie al suo curriculum, ma soprattutto alla sua conoscenza della lingua francese, viene selezionata dalla Dassault Systèmes, una multinazionale francese leader mondiale nella produzione e vendita di software per la progettazione in 3d: “per la prima volta ho iniziato a lavorare per un’azienda grande e importante. Ho fatto la gavetta e oggi sono responsabile marketing per l’area Spagna e Portogallo. Il lavoro mi entusiasma: per rendere meglio l’idea, il nostro software principale è utilizzato per la progettazione del 90% degli aerei, del 95% delle auto e dell’85% dei treni a livello mondiale, e permette la simulazione di molti test, come quello della resistenza agli urti, al calore, alla velocità ed a molto altro, prima ancora della loro produzione fisica. Nel periodo pandemico, un altro software è stato utilizzato per simulare i flussi d’aria negli ambienti chiusi, in modo da consentire il non utilizzo della mascherina evitando il contagio. E questa non è che una parte di ciò che offre l’azienda”.
Dopo tutte queste esperienze, Isabeau si dice profondamente cambiata: “guardandomi oggi mi sorprendo molto di me stessa, ho fatto dei progressi incredibili e anche i miei familiari sono stupiti di come sono diventata. Ero molto timida e oggi invece riesco a parlare anche di fonte a centinaia di persone”.
Per il futuro, Isabeau non ha in programma un eventuale rientro a casa: “prima del Covid pianificavo ogni aspetto della mia vita, oggi non ci riesco più, preferisco essere concentrata sul “qui e ora”. Amo lavorare in contesti internazionali, per cui non escludo di girare per l’Europa, anche se, al momento, io e mio marito ci troviamo bene qui e non abbiamo in previsione dei cambiamenti. Rimango molto legata alla Valle d’Aosta e torno sempre volentieri: lì ci sono i miei genitori, mio fratello e i miei nonni, oltre ai miei amici, con i quali mi piacerebbe poter trascorrere molto più tempo. Purtroppo la Valle non offre molte opportunità, specialmente nel settore professionale di mio marito, per cui non credo ci sia la possibilità di un nostro trasferimento”.