Ci vorranno almeno altri tre anni per la riapertura dell‘Istituto Tecnico Professionale Regionale "Corrado Gex" di Viale Federico Chabod, ad Aosta, inutilizzato da diverso tempo. Questa mattina in Consiglio regionale l’assessore alle Opere Pubbliche, Marco Viérin, ha risposto a un’interrogazione del gruppo Alpe riguardo all’inizio dei lavori di ristrutturazione della struttura e sulla tempistica per l’utilizzo della stessa a fini scolastici. Interpellato sulla questione ormai 4 anni fa, nel 2008, Viérin aveva ipotizzato infatti una riapertura per l’anno scolastico 2012-2013.
“A fine 2009 c’è stata l’approvazione del progetto definitivo e la definizione della gara d’appalto oltre l’affidamento dei lavori”, ha Viérin nella sua risposta in aula. “La proposta di ribasso della ditta aggiudicatrice del 48,8 per cento però è stata ritenuta anomala dagli uffici che quindi hanno provveduto a una verifica (risultata negativa, ndr) di eventuali anomalie. Nel giugno 2011 si è proceduto all’aggiudicazione e nell’aprile 2012 è stato sottoscritto il contratto. Verificate le proposte progettuali, l’Assessorato ha avanzato ancora delle perplessità e ha chiesto che si arrivasse a un documento condiviso da parte di tutti, da sottoporre alla Giunta, nel quale individuare gli adeguamenti indispensabili per una corretta realizzazione dell’opera anche sotto l’aspetto antisismico”.
I tempi, quindi, si allungano ancora. “Nell’arco di alcune settimane potremo disporre di tutti gli elementi utili a valutare definitive soluzioni elaborate dall’impresa costruttrice. I tecnici, quindi, avranno 45 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo che dovrà essere approvato prima di poter dar corso i lavori, per i quali è previsto sempre un tempo di esecuzione di 790 giorni consecutivi. Purtroppo, questo è un esempio di come si può essere imbrigliati dalle normative che non dipendono da noi e a volte ci troviamo in queste situazioni in cui è molto difficile e delicato prendere decisioni affrettate".
Il Consigliere Alberto Bertin, nella replica ha sottolineato come “siamo sempre in una situazione ipotetica sui tempi e rimaniamo sempre perplessi sulla programmazione degli interventi pubblici. Tante sono le opere iniziate, ma non se ne vede mai la fine”.