La qualità della vita? E’ migliore ad Aosta. Il capoluogo regionale in vetta alla classifica

Il capoluogo regionale infatti sale sul gradino più alto dell’edizione 2016 della Qualità della Vita, la ricerca del Sole 24 ore che mette a confronto le province italiane prendendo in esame alcuni parametri articolati in sei settori d’indagine.
Società

Va ad Aosta quest’anno il titolo di capitale del buon vivere. Il capoluogo regionale infatti sale sul gradino più alto dell’edizione 2016 della Qualità della Vita, la ricerca del Sole 24 ore che mette a confronto le province italiane prendendo in esame alcuni parametri articolati in sei settori d’indagine. Per la terza volta, dopo il 1993 e il 2008, Aosta si aggiudica la medaglia d’oro grazie soprattutto alle performance ottenute nei capitoli relativi all’economia, alla democratica e all’ordine pubblico. Sul podio si confermano Milano e Trento mentre a chiudere la classifica è ancora una realtà del Mezzogiorno, la calabrese Vibo Valentia.

Il capoluogo regionale fa un balzo in avanti rispetto al 2015 di ben sette posizioni. Oltre che nella classifica generale il gradino più alto del podio è stato assegnato ad Aosta per la macroarea reddito, risparmi e consumi (nel 2015 era settima).
In base ai dati, snocciolati dall’indagine, Aosta nel 2015 ha un Pil procapite di 33.145 euro (quarta posizione generale dietro a Bologna, Bolzano e Milano), l’importo medio delle pensioni è di 970 euro (14esima posizione, prima Milano), il deposito procapite è di 28.068 euro (nona posizione, prima Milano), il patrimonio immobiliare procapite di 102.098 euro (secondo posta, prima Siena). Il capoluogo regionale risulta caro sul fronte degli affitti, con un canone per una zona semi centrale di 710 euro. La spesa delle famiglie valdostane per i beni durevoli è di 2535 euro al mese mentre i crediti non pagati ammontano a 1422 euro (dato procapite).

Aosta conquista la prima posizione anche nella macroarea demografia, famiglia e integrazione (16esima nel 2015). Il numero di abitanti è 39,02 per Kmq, seconda dietro solo ad Olbia, il tasso di natalità è del 7,10 ogni 1000 abitanti,  l’indice di vecchiaia è di 166,70.  Le separazioni del 2015 sono 31,11 ogni 10mila coniugati, i laureati 77,46 ogni 1000 giovani mentre ogni 100 stranieri 8,93 hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2015 (Aosta seconda dietro a Biella).

Terzo posto per il capoluogo regionale nell’area sicurezza, giustizia e reati (45esima nel 2015). L’anno scorso ogni 100mila abitanti ci sono stati  77,75 scippi e borseggi, 349 furti, 27,49 furti d’auto e 7,07 rapine. Aosta spicca invece per le truffe e frodi 289,80 (95esima posizione). La città più sicura è Belluno, la più "pericolosa" Napoli. 

Altro buon piazzamento –  ottava posizione, il primo posto qui è per Livorno – nell’area ambiente/servizi e welfare (31esima nel 2015). Il capoluogo regionale finisce al 40esimo posto nella classifica ecosistema urbano. Il tasso di emigrazione ospedaliera, 16,31% nel 2015, confina invece Aosta alla 96esima posizione. 15esima con un 22,20% di indice di presa in carico per l’offerta di asili nido mentre sempre nel campo del welfare il capoluogo regionale è terza per la spesa sociale procapite, 100,24 euro. Aosta non brilla invece sulla % di copertura di banda larga, 66esima posizione con  91,99%, Milano ha il 100%.

Il capoluogo regionale esce dalle prime dieci  nell'area cultura/tempo libero/partecipazione (15esima contro la 29esima del 2015), classifica guidata da Roma. Ogni 100mila abitanti ci sono sette librerie, 7,85 cinema, 4135 spettacoli, 935 ristoranti. Nel 2015 i turisti stranieri hanno speso 334 milioni di euro (24esima posizione, prima Roma).

Ventesima posizione (nel 2015 era 70esima) per Aosta nell’area Affari/lavoro/istruzione, dove il primato spetta a Milano. Nell’ottobre 2016 sono state registrate 10,6 imprese ogni 100 abitanti (52esima posizione), il tasso di occupazione è del 66,2 nel 2015 (12esima posizione) mentre il tasso di disoccupazione giovanile è del 32% (36esima posizione). C’è una bassa propensione ad investire con un rapporto fra impieghi e depositi dell’0,8% nel 2015 e la percentuale dell’export sul Pil si ferma al 14,37%. Le start up innovative sono 1,08 ogni 1000 imprese mentre i brevetti registrati negli ultimi 27 anni sono solo lo 0,16 ogni 1000 abitanti. 

La soddisfazione del Presidente della Regione e del Sindaco di Aosta
"L’indagine realizzata dal quotidiano economico è per noi motivo di orgoglio – dichiara il Presidente della Regione Augusto Rollandin – Ritengo che il primo posto sia il risultato di un modo di vivere e di operare che è di tutti i Valdostani: Istituzioni, parti sociali, imprenditoria e cittadini dal 2008 in poi, anno di inizio della crisi, hanno agito affinché questo difficile momento economico internazionale avesse sul nostro territorio il minor impatto possibile. Ognuno ha fatto la sua parte e oggi, credo, che possiamo dire che si stia intravedendo la ripresa. Ripresa che i dati dell’indagine testimoniano".

Scrive invece su Facebook il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz: " Tra i vari indici mi sembra molto positivo quello sulla sicurezza strettamente legata ad una buona integrazione degli stranieri. Più in generale queste ricerche confermano l'alta qualità della vita nella nostra Regione (al di là della singola posizione) che deve essere motivo di orgoglio e spinta per migliorarsi sempre".

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