La Regione approva il Piano di sostegno per la prima infanzia. E taglia le rette dell’asilo nido

Nel Piano di azione annuale approvato in Giunta è prevista la riduzione del 20 per cento delle rette per la frequenza agli asili nido e agli spazi gioco. Nel documento, novità anche per i servizi per i minori e quelli educativi.
Bambini all'asilo (immagine d'archivio)
Società

La Giunta regionale ha approvato il Piano di azione annuale per la promozione e il sostegno ai servizi per la prima infanzia e le azioni del Piano operativo annuale (POA) con le azioni previste nel Piano per la Salute e il Benessere Sociale.

In una nota, l’Assessorato alla Sanità spiega che il Piano prevede, in accordo con il Cpel, “importanti risorse aggiuntive a favore degli enti locali per la promozione e il sostegno ai servizi, nell’ottica di garantire sempre più pari opportunità, inclusione sociale e l’accesso a un’educazione di qualità fin dalla prima infanzia, come previsto nel Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni di età”.

A partire dal mese di giugno, la Regione riconoscerà agli enti locali questi fondi supplementari per applicare la riduzione del 20 per cento delle rette per la frequenza agli asili nido e agli spazi gioco, “garantendo le risorse finanziarie adeguate a sostenere la riduzione delle rette mantenendo la qualità dei servizi offerti”. Risorse regionali complessive, per l’attuazione del Piano annuale prima infanzia, che per il 2024 ammontano a circa 8 milioni di euro.

Come detto, la Giunta ha approvato anche le azioni del “Poa”, collegate agli obiettivi strategici individuati nel “Psbs”. Il Piano “opera una ricognizione delle azioni attuative del Psbs, già realizzate dalle Strutture dell’Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali a partire da aprile 2022, ed è dettagliato in specifiche schede, che negli ambiti dei Dipartimenti sanità e salute e politiche sociali individuano obiettivi, azioni e risultati attesi”.

Nel Piano, sempre in ambito di servizi per i minori, “si garantiscono risorse e criteri per la copertura dei costi di assistenza dei minori con disabilità che partecipano ai servizi ludico ricreativi organizzati dagli enti locali”.

Riguardo ai servizi educativi, invece, “proseguono le azioni del Sistema integrato 0-6 con la formazione congiunta tra educatori dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e insegnanti della scuola dell’infanzia”.

“Abbiamo ridotto a favore delle famiglie le rette deiservizi per la frequenza dei bambini agli asili nido e a spazi giocosottolinea l’assessore Carlo Marzi –. Si tratta di un aiuto concreto che rende gli asili nido più accessibili a tutte le famiglie. La riduzione delle rette rappresenta un segnale che, unito ad altre misure regionali che affermano la centralità della famiglia, può anche contribuire a rallentare il preoccupante processo di denatalità in atto”.

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