La Giunta regionale ha approvato oggi, venerdì 21 novembre, il Piano regionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2026/28. Piano che mette complessivamente sul piatto, fino al 2028, 9 milione 309mila. Di questi, 3,5 sono di parte regionale, 4,3 derivante da fondi statali mentre il resto – rispettivamente 570mila e 891mila euro – da fondi sociali e fondi di rotazione.
“È un Piano che, dal punto di vista programmatico, riconduce alla programmazione nazionale della primavera di quest’anno, poi prorogata fino a fine 2025 – ha spiegato l’assessore alla Sanità carlo Marzi –. Si rifà ad una serie di iniziative che, dal punto di vista sociale, sussistono già come l’emporio Quotidiano, il pronto intervento sociale, il supporto educativo ed i percorsi di inserimento, tutti i servizi di housing first per persone in difficoltà, i servizi stazione di posta ed i contributi per garantire il pronto intervento sociale”.
Non solo: “È un Piano si inserisce nella ‘messa a terra’ dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali attesi in Italia dal 2000 e che hanno avuto fortissimo impulso con il Pnrr – ha aggiunto Marzi –. Ora siamo in una fase di passaggio: alcuni fondi nazionali continuano a sostenere le spese e, per fortuna, il bilancio regionale sta sostenendo le persone in difficoltà. Questo perché poi la ‘palla’, dal punto di vista finanziario e non solo di regia, passerà alla Regione. È questa è una delle maggiori sfide della fine del Pnrr”.
Collegato a questo, l’Esecutivo ha approvato anche il nuovo bando pubblico di concorso per la partecipazione al fondo di sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione per il 2025. Le risorse stanziate ammontano a 7,5 milioni di euro.
La novità è nella formulazione stessa del bando: “Innanzitutto, dal punto di vista finanziario, c’è un forte incremento delle risorse – sempre l’Assessore –. Poi, ci saranno una serie di ulteriori interventi che siamo riusciti a recuperare. La raccolta delle domande partirà dalle 9 del 12 gennaio 2026 fino alle 16.59 e 59 secondi del 27 febbraio 2026. La fasce Isee restano le stesse, ma per la creazione delle graduatorie non sarà più prioritario l’ordine di presentazione delle domande ma livello Isee”.
“Con il bilancio stiamo sostenendo questa scelta – ha chiuso Marzi –. Una cosa non scontata e molto articolata dal punto di vista gestionale e finanziario, con investimenti di cifre importanti”.
