La ‘Via Crucis’ dei pendolari in treno

Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione che denuncia gli 'ennesimi' ritardi dei treni. L'avventura di un pendolare tra ritardi, problemi tecnici, freddo ed esasperazione.
Società

“Vorrei raccontare la mia personale esperienza di viaggiatore in treno da/per la Valle la settimana scorsa, cominciando dal viaggio di ritorno ad Aosta, venerdì scorso.
Venerdì 9/1/2009, il treno R9859 in partenza da Torino Porta Nuova per Aosta è partito dalla stazione di Chivasso (dove mi sono fermato in attesa della coincidenza proveniente da Milano, con il R2030) con 80 (ottanta!) minuti di ritardo, per arrivare poi a destinazione con "soli" 75 minuti di ritardo (all’1.40 di notte/del mattino, rispetto all’orario previsto, alle 00.25).
Vorrei sapere per cortesia dal servizio clienti Trenitalia quale non meglio precisato "problema tecnico" possa avere causato un ritardo così significativo e il relativo, pesantissimo disagio ad una decina di viaggiatori come il sottoscritto, in attesa per un'ora e venti al freddo della Stazione di Chivasso, non riscaldata, senza alcuna informazione, se non i tabelloni elettronici e la voce registrata dell’altoparlante, che ci aggiornava sul continuo incremento del ritardo stesso (inizialmente annunciato con soli – quasi “fisiologici”? – 15 minuti…).

Come se non bastasse, il viaggio di andata da Aosta a Milano, lunedì 5/1/2009 era già iniziato nel "migliore" dei modi, con la soppressione del treno in partenza da Aosta, alle 17.35, il R9854, per…”mancanza del materiale rotabile”.
Che dire? Buon anno – e in bocca al lupo – a tutti i pendolari della Valle!”

Lettera firmata

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