L’Architettura e i servizi in montagna: un convegno alla Grand Place di Pollein

L'iniziativa, organizzata dall'Osservatorio sul sistema montagna 'Laurent Ferretti' della Fondazione Courmayeur e dall'Ordine degli Architetti della Valle d'Aosta, si svolgerà sabato 18 ottobre a partire dalle ore 9.
Case Walser a Edelboden
Società

Promuovere un confronto ed un dibattito sull’architettura dei servizi in montagna con la presentazione di casi che interessano, in modo transfrontaliero, l’intero arco alpino. E’ questo l’obiettivo del Convegno “L’architettura dei servizi in montagna” che l’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur e l’Ordine degli Architetti della Valle d’Aosta organizzano per sabato 18 ottobre alla Grand Place di Pollein.

L’iniziativa di sabato è la ripresa di un approfondimento iniziato nell’ottobre 2007, in occasione di un analogo convegno. L’occasione servirà a gettare luce su un determinato tipo di architettura che si trova a doversi confrontare con l’ospitalità di servizi sociali necessari alle comunità di montagna.

“Il permanente interesse in ordine all’architettura dei servizi – si legge in una nota di presentazione del Convegno –  deriva, non solo dalla vastità delle situazioni e degli esempi, ma anche dalle sfide che tale architettura deve raccogliere in ordine a nuove funzioni, diverse da quelle tradizionali abitative e rurali, ed a nuove tipologie formali, conseguenti a nuove esigenze, specie energetiche, in un territorio difficile quale quello della montagna.”

Il Convegno che avrà inizio dalle ore 9 vedrà la presenza degli Assessori regionali all’Ambiente e ai Lavori pubblici, Manuela Zublena e Marco Viérin, del Presidente dell’Ordine degli Architetti della Valle d’Aosta, Andrea Marchisio, del presidente dell’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti, Giuseppe Nebbia e del soprintendente per i Beni e le attività culturali, Roberto Domaine.

Nel corso della mattinata e soprattutto nella sessione pomeridiana, verranno presentate le soluzioni adottate da altre regioni italiane, come il Piemonte o il Trentino e da altri paesi, come la Svizzera e la Francia.

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