Indossava il pigiama l’assassino di Samuele Lorenzi mentre lo colpiva in ginocchio sul letto.
E’ questa la conclusione della perizia, consegnata ieri alla Corte di appello di Torino, dal criminologo tedesco Hermann Schmitter che conferma cosi le tesi sostenute dall’accusa falsando invece quelle della difesa che ha sempre sostenuto che l’assassino si trovava in piedi, a lato del letto.
Analizzando gli schizzi di sangue attraverso la tecnica della Blood Pattern Analysis, il consulente tedesco incaricato dal Presidente della Corte di Appello di Torino, è arrivato alla conclusione che quando è stato imbrattato dal sangue, il pigiama era in posizione “verticale” rispetto al letto su cui era disteso Samuele ovvero era indossato dall’assassino.
I risultati della perizia verranno discussi in aula martedì prossimo 11 aprile dove come ci si aspetta l’avvocato della Franzoni, Carlo Taormina, cercherà con il suo consulente, Bernard Munster Brinkman di smontare la perizia di Schmitter ed in primis la sua credibilità.
Schmitter era stato già chiamato nel processo di primo grado ad analizzare il pigiama macchiato di sangue.
E le sue conclusioni, depositate ieri, ricalcano in parte quelle della prima perizia