“Fino a vent'anni fa c'erano 52 locali notturni in Valle d'Aosta, di cui 12 solo a Courmayeur, oggi ne restano una decina”. Da una parte, secondo Lilliana Breuvé, presidente regionale dell'Associazione dei locali da ballo (Silb-Fipe), chi è rimasto a gestire discoteche, soprattutto intorno alla cintura di Aosta, lavora bene. Dall'altra però sembra che alle giovani generazioni sia passata la febbre del sabato sera.
Alle giovani, ma non alle giovanissime: “Anni fa i trenta-quarantenni frequentavano i locali, oggi viene gente dai 14 ai 20 anni”, spiega il presidente di Confcommercio Valle d'Aosta Graziano Dominidiato. La flessione del settore non è solo un fenomeno locale, ma riguarda tutto il Paese: “Si sono persi circa 5 milioni di persone che frequentano le discoteche – spiega – la presenza dei giovani sta calando in maniera incredibile anche nella Riviera romagnola”.
Secondo Dominidiato, “adesso la musica si trova nelle vie dei centri delle città, magari con dei deejay che vengono a mettere musica per una sera”. Un cambio di costumi, di mode, che potrebbe fare il paio con un'altra realtà, mai citata, come la stretta sulla sicurezza stradale avvenuta negli ultimi anni, riguardo soprattutto alla guida in stato d'ebbrezza.
Per parlare di questa situazione, gli addetti del settore si incontreranno a Saint-Vincent il 13 e il 14 novembre, nella due giorni del ventitreesimo Congresso nazionale del Silb sul tema “Movida e turismo 4,0”. Il programma non è ancora definito: “Interverranno personaggi che lavorano in Francia e in Spagna , ad Ibiza, e i sindaci di Rimini, Riccione e Lecce – spiega Dominidiato – ogni anno si propone un'iniziativa di questo genere, per trovare il modo di rilanciare il divertimento del dopo-dopocena”.