?Globalizzazione: un mondo per pochi o un mondo di giustizia e di solidarietà??.
Su questo tema, che sta interessando il nostro presente e determinerà il futuro, porterà la sua testimonianza ad Aosta Frei Betto, un domenicano (al secolo Carlos Alberto Libano Cristo), in una serata-dibattito lunedì 24 aprile, alle ore 21, presso il salone delle manifestazioni di Palazzo Regionale.
La manifestazione è organizzata dall?IPSIA della Valle d?Aosta (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) e dalla ONG Solidarietà, Pace e Sviluppo, che nell?occasione presenteranno i loro programmi del 2006.
Frei Betto è conosciuto a livello internazionale per la sua attività di scrittore, saggista, esponente della teologia della liberazione, oltre che persona concretamente impegnata nelle attività sociali e politiche che hanno portato il Brasile al grande tentativo in corso con il governo Lula, di riscatto e di rinascita, pilastro del ?nuovo corso? dell?America Latina.
A poco più di venti anni, dopo aver guidato il Movimento giovanile dell?Azione Cattolica brasiliana, si fece domenicano sull?onda del grande rinnovamento conciliare degli anni ?60. Nel Brasile dominato allora dai generali e dagli squadroni della morte, chi lavorava per la giustizia e la libertà all?epoca veniva duramente colpito. Insieme a tanti altri, Frei Betto fu incarcerato. Non valse la sua condizione di religioso. Subì torture, venne liberato dopo quattro anni su intervento del Papa Paolo VI.
Frei Betto racconta la sua odissea in ?Lettere dalla prigione? e in ?Battesimo di sangue?. Due suoi romanzi diffusi in tutto il mondo sono ?La musica nel cuore di un bambino? ambientato in una favela, e ?Uomo tra gli uomini?, umanissima interpretazione della vita di Gesù, dove sono messe in luce la giustizia e la solidarietà contro la sterilità della legge e l?allegria e la speranza contro la severità della ?valle di lacrime?.
La sua vita è tuttora nelle favelas, accanto ai ragazzi di strada di San Paolo, la sterminata e disumana metropoli brasiliana, dove ha creato una comunità di base e continuato ad animare iniziative concrete in campo economico e consiliale. Al tempo stesso ha sviluppato il suo impegno religioso e culturale. Direttore della rivista latinoamericana ?America Libre?, collabora con pubblicazioni brasiliane e straniere, tiene conferenze e partecipa a convegni e congressi in tutto il mondo. E? autore di oltre quaranta opere.
Frei Betto è tra i protagonisti di quella ?teologia della liberazione? che non accetta la miseria come ineluttabile, ma intende il Vangelo come ispiratore di promozione di dignità e giustizia per tutti gli uomini. Su questa strada fu antesignano l?arcivescovo di Recife Helder Camara, il quale amava osservare: ?Quando parliamo dei poveri dicono che siamo dei santi, quando indaghiamo le cause della povertà dicono che siamo comunisti?.