Si è trattato di un momento di festa in un frangente difficile del settore zootecnico, complice l’inchiesta di Carabinieri e forestale divisa in cinque filoni, un vero e proprio terremoto per la Valle d’Aosta e per gli allevatori locali. Il richiamo ad un settore sano che non può essere messo per intero sott’accusa è stato ripreso più volte da rappresentanti istituzionali e dai commenti degli stessi allevatori e produttori di fontina presenti. La manifestazione è diventata così, quasi per ripicca, il momento per celebrare il meglio del settore, frutto di un lavoro costante, appassionato e difficile. Tutta la filiera è stata ringraziata per l’incessante lavoro e gli ottimi risultati che il prodotto fontina riscuote anche fuori Valle. Il riferimento è andato ovviamente al Concorso Fontina d’alpage 2009, che è stato inserito negli appuntamenti di Golosaria, la fiera enogastronomica organizzata dal Club di Papillon, protagonista a Torino il 15 novembre e animata dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio. L’asta per la vendita dei pezzi delle migliori fontine finaliste ha riscosso un buon successo e le quotazioni hanno raggiunto i 50 euro al Kg. Le fontine messe all’asta sono state 10, tutte del peso di circa 4 chili.
- La Thuile
- di Redazione AostaSera