Legambiente: bandiera verde per il Cammino Balteo, nera per la discarica di Chalamy

Premiate per il Cammino Balteo le Giunte regionali in carica dal 2014 ad oggi, mentre per la discarica di Chalamy la bandiera nera va ai comuni di Issogne e Champdepraz e alle Giunte regionali dal 2014 al 2019.
Scavo per la discarica Chalamy a Issogne
Società

E’ nera, ma quest’anno anche verde, la bandiera che Legambiente attribuisce quest’anno alle Giunte regionali in carica dal 2014 ad oggi. Nel nuovo rapporto  “Carovana delle Alpi” l’Associazione da una parte premia gli esecutivi regionali per aver realizzato il percorso “Cammino Balteo”, ma dall’altra la condanna, assieme ai comuni di Issogne e Champdepraz, per aver autorizzato la realizzazione di una discarica di Chalamy a due passi dal Parco Naturale del Mont Avic.

Ricordando l’impiego di risorse comunitarie, statali e regionali in direzione del turismo sostenibile, Legambiente evidenzia “favorevolmente la costanza con cui il progetto Bassa Via è stato portato avanti, al di là del colore politico” e nonostante una fase di profonda instabilità politica. 

“Segno che l’idea del turismo sostenibile, della necessità di allungamento stagionale e della valorizzazione dei territori meno conosciuti è accettata trasversalmente dal mondo politico locale, anche se questo non determina ancora una messa in discussione della visione dominante del turismo di massa”.

L’Associazione sottolinea, quindi, come i comuni attraversati dal Cammino Balteo, “al di fuori delle mete ben affermate (e talora anche troppo affollate) dei circuiti dei tour operators, ospitano tanti piccoli gioielli che meritano di essere apprezzati come i parchi minerari di Saint Marcel e Challand-Saint Anselme, le mulattiere storiche, degli antichi rus (il sistema di canalizzazioni in quota realizzato nel Medioevo per sostenere l’agricoltura). ”

L’auspicio è che il Cammino Balteo “costituisca il punto di partenza per una conversione radicale del turismo in Valle d’Aosta, che valorizzi le eccellenze locali e favorisca un approccio più autentico al territorio, rafforzando l’offerta sostenibile e promuovendo un’accoglienza diffusa. I Comuni rivestiranno un ruolo nodale in questa avventura, e così si potrà creare una stagione nuova per la bassa e media montagna, dopo decenni di difficoltà e progressivo spopolamento. ”

Sventolerà invece una bandiera nera sui comuni di Issogne Champdepraz. Ai due enti locali e alle Giunta regionali in carica negli anni 2014-2019 Legambiente contesta l’autorizzazione della discarica per “rifiuti speciali non pericolosi” di Chalamy, a due passi dal Parco Naturale del Mont Avic.

Nella motivazione, l’Associazione ambientalista ricorda come solo la Giunta, attualmente in carica, “incalzata dall’attivismo del Comitato “La Valle non è una discarica” composto da residenti nei Comuni interessati, ha finalmente cercato di porre dei limiti alla prevedibile importazione da fuori regione di rifiuti industriali, ma il provvedimento regionale è attualmente sottoposto a due impugnazioni”. Secondo Legambiente “tutto questo poteva essere evitato. E’ mancata, come spesso accade, un’idea di governo del territorio, sia da parte delle amministrazioni locali che ora si oppongono al progetto, sia da quella regionale che ha scelto, per ben due volte e con due Giunte diverse, di autorizzare una discarica di rifiuti anche industriali”.

Per evitare di trasformare una cava dismessa in discarica, in quel sito “c’è un laghetto, creato dalle precedenti attività di estrazione, che poteva essere destinato, ad esempio, ad area di protezione degli uccelli migratori, per integrare l’offerta turistica dei Comuni del Parco”. 

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