"La legge di bilancio 2018, approvata dalla maggioranza parlamentare, ha disatteso, in gran parte, le richieste avanzate da Confartigianato a favore delle piccole e medie imprese." A dirlo è Aldo Zappaterra, Segretario Confartigianato.
"Non aver approvato l’aumento delle franchigie IRAP e respinto la completa deducibilità dell’IMU significa aver mantenuto ancora alta la tassazione sulle piccole imprese – spiega Zappaterra in una nota – Se poi aggiungiamo il differimento dell’entrata in vigore del IRI (imposta sul reddito dell’Imprenditore), che è la “flat tax” per le imprese personali, nate con l’obiettivo di allineare all’IRES la tassazione dei redditi di impresa prodotti da imprenditori individuali e società di persone, per un valore di 2 miliardi, ci si rende conto che poco è stato fatto a favore delle piccole imprese".
Confartigianato ricorda di aver chiesto anche una diversa gestione del Sistri "ma anche qui ci siamo trovati difronte all’ennesima proroga", così come per la detrazione Irpef per gli investimenti necessari al risparmio energetico che passa dal 65 al 50% per la sostituzione o il montaggio di infissi e l’installazione di schermature solari.
Fra le note positive della Legge di Bilancio: il credito di imposta per le imprese e lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici radio e tv locali. Con l’approvazione che decorrerà dal 1° gennaio 2019 è esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche alle operazioni di cessione/prestazione verso soggetti privati residenti o stabili nello Stato; ciò riguarderà tutti i titolari di partita Iva.
La proroga del super e iper ammortamento, pur con risorse inferiori alle attese, è positivo; ciò vale anche per la sterilizzazione degli aumenti dell’aliquota iva. Anche il bonus verde relativo alla detrazione del 36% fino a € 5.000 per chi effettua la sistemazione del verde, di aree scoperte e le pertinenze delle unità modulari; giardini, terrazzi, balconi è da condividere.
"Continueremo comunque la nostra azione – si conclude la nota – per far approvare quei provvedimenti che sono stati lasciati cadere e che rappresentano la parte più importante delle nostre richieste sotto l’aspetto economico".