Una festa particolare, quella avvenuta venerdì 23 luglio al Colle del Gran San Bernardo per i trent’anni dell’Espace Mont Blanc, il servizio di cooperazione transfrontaliera che collega, protegge e valorizza i territori intorno al monte più alto d’Europa.
“Si tratta – ha detto Erik Lavevaz in quanto Vicepresidente italiano della Conferenza transfrontaliera del Monte Bianco – di trent’anni di iniziative e di progetti concreti a favore di un territorio emblematico dove l’eccezionale patrimonio naturale e paesaggistico è accompagnato dalla presenza di attività turistiche ed economiche di rilevanza internazionale.”
Lavevaz ha poi posto l’accento su come questi luoghi debbano essere preservati dai cambiamenti climatici attraverso due percorsi, il primo che prevede delle misure di attenuazione della produzione dei gas serra e il secondo che invece mette in campo delle strategie di adattamento alle nuove condizioni ormai irreversibili.
Proprio al fine di tutelare i comuni attorno al Monte Bianco, il Vicepresidente svizzero della Conferenza transfrontaliera del Monte Bianco, Éric Bianco, ha annunciato che l’Espace di Mont Blanc, insieme ai Ministeri dell’ambiente di Italia, Francia e Svizzera, sta lavorando per fare in modo che la vetta d’Europa venga dichiarata patrimonio mondiale dall’UNESCO, in quanto la montagna rappresenterebbe una “Riserva di biosfera” o un “Parco geologico”.
Il rendez- vous tra le diverse autorità del Vallese e della Valle d’Aosta è stato seguito dalla cerimonia del passaggio dell’Alpenstock, il bastone che ha accompagnato i giovani camminatori durante il loro tragitto. Dato che quest’anno, a causa della pandemia, non è stato possibile svolgere l’abituale “Séjour pédagogique transfrontalier” che prevedeva che i ragazzi e le ragazze (dai 12 ai 15 anni) delle diverse nazionalità camminassero insieme, l’organizzazione ha deciso di percorrere il giro del Monte Bianco per tappe. La partenza è avvenuta il 21 luglio a Chamonix, poi il testimone è passato in Svizzera per il Col de Balme per poi essere portato in Italia attraverso il Colle del Gran San Bernardo. Il percorso proseguirà fino a raggiungere nuovamente la Francia, attraverso il Col de la Seigne, per ritornare, infine, a Chamonix il 27 luglio.
I Séjours pédagogiques transfrontaliers sono uno dei progetti che stanno più a cuore all’Espace Mont Blanc, poiché, come ha ricordato il Presidente de la Commune de Bourg-Saint-Pierre, Gilbert Tornare, “i bambini sono il nostro futuro e saranno la nostra prossima classe dirigente e quindi diventa fondamentale renderli sensibili e attenti a questi territori.”