L’Italia sono anch’io: due proposte di legge per la cittadinanza agli stranieri

I rappresentanti locali di Acli, Arci, Caritas, Cgil, Libera e della chiesa Valdese oggi hanno incontrato la stampa. Katia Foletto della CGIL: "per motivi diversi abbiamo tutti lo stesso interesse perchè queste iniziative diventino legge"
Da sinistra: Marika Demaria, Maurizio Abbà, Patrizia NeriKatia Foletto, Anna Ferrara,
Società

"Una proposta riguarda la riforma dell’attuale normativa sul conseguimento della cittadinanza e andrebbe a favore di quei cittadini di origine straniera che, compiuti i diciotto anni dopo essere nati o aver vissuto tanti anni in Italia, devono oggi cominciare un lungo iter burocratico per veder riconosciuta la loro appartenenza al nostro paese. L’altra, più o meno complementare, chiede l’allargamento del diritto di voto ai cittadini di origine straniera nelle elezioni amministrative".

La presidente delle Acli della Valle d’Aosta Anna Ferrara illustra così la campagna "L’Italia sono anch’io" per i diritti di cittadinanza, che ha lo scopo di raccogliere cinquanta mila firme a sostegno di due leggi di iniziativa popolare. La raccolta sarà portata avanti sul territorio nazionale da diciannove associazioni (ma anche qualche sindacato, chiesa e partito) e la data entro cui arrivare al numero di adesioni necessarie sarà quella del 9 marzo 2012.

In Valle d’Aosta si comincerà domani pomeriggio, sabato 17 dicembre, (15-18) con un banchetto ad Aosta in via Aubert, all’angolo con la biblioteca regionale. Nei prossimi giorni sarà possibile anche firmare nei vari comuni della Valle, oltre che nelle sedi di Arci, Acli e Cgil: "A gennaio – afferma Katia Foletto della CGIL – prevediamo un dibattito aperto al pubblico per spiegare meglio queste proposte".
 

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