L’Usl chiude il bilancio 2020 con un utile di 4 milioni. A pesare, sui risparmi, anche la pandemia

L’emergenza sanitaria - scrive l’Azienda - ha fortemente condizionato le risultanze di bilancio, sia sotto il profilo delle entrate che sia riguardo i costi. Per il 2021 si prevede un andamento analogo sul documento finanziario.
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L’Azienda Usl, con deliberazione del Direttore generale Pescarmona del 30 aprile, ha adottato il bilancio di esercizio 2020, che comprende tra gli altri, lo Stato patrimoniale e il Conto economico, il Rendiconto, il modello di rilevazione dei costi sul piano aziendale e gli obiettivi di contenimento della spesa del personale.

Non solo, il documento riporta l’analisi della gestione dell’Azienda Usl che riguarda l’Area ospedaliera, con il dettaglio sull’attività nosocomiale, l’emergenza, i ricoveri ordinari acuti e in day hospital-day surgery, gli indicatori sanitari su lungodegenza e riabilitazione, l’attività chirurgica, i tempi di attesa, la mobilità sanitaria attiva e passiva, ed altri indicatori, come l’analisi delle attività ambulatoriali.

L’impatto dell’emergenza Covid

Fa parte della relazione del bilancio anche l’analisi dell’attività dell’Area della Prevenzione, che per il 2020 comprende anche il contact tracing e la vaccinazione Covid-19. Chiudono invece il documento il monitoraggio della programmazione, con il focus sugli obiettivi regionali e sulle risorse dedicate e la gestione economico-finanziaria dell’Azienda Usl.

“Il bilancio di esercizio è un documento di particolare complessità – spiega il Direttore amministrativo dell’Usl Marco Ottonello ed ha richiesto l’impegno congiunto di tutte le strutture dell’Area tecnico-amministrativa. Tale complessità è dovuta anche alla situazione dell’emergenza sanitaria, che ha richiesto l’attenzione e l’impegno di tutti i nostri uffici tecnico-amministrativi che oltre a dover gestire le attività ordinarie hanno dovuto provvedere direttamente all’effettuazione degli acquisti di beni e servizi ed al reclutamento del personale necessari a livello regionale per fronteggiare la pandemia, su delega specifica espressa dal soggetto attuatore”.

L’emergenza sanitaria – scrive l’Azienda – ha fortemente condizionato le risultanze di bilancio, sia sotto il profilo delle entrate che sia riguardo i costi.

Sotto il profilo delle entrate si è registrata la concorrenza di finanziamenti di derivazione nazionale e regionale, per un valore di circa 25 milioni di euro, 10 dei quali trasferiti dallo Stato e 15 dalla Regione. Gli importi non utilizzati sono stati accantonati a bilancio secondo indicazioni fornite da Stato e Regione per il loro riutilizzo nel corso dell’anno 2021.

1,7 milioni di donazioni per l’emergenza nel 2020

A questo si aggiunge, sul 2020, il generoso contributo di enti, associazioni e privati cittadini che hanno erogato all’Azienda Usl donazioni per un valore di circa 1,7 milioni di euro, interamente utilizzate per l’acquisto di ventilatori polmonari e dispositivi di protezione individuale e i cui dati sono stati pubblicati sul sito aziendale sezione Amministrazione trasparente secondo le indicazioni fornite dall’Anac.

Un bilancio in positivo per le riduzioni di servizi dovuti alla pandemia

Il particolare meccanismo degli accantonamenti – si legge ancora nella nota Usl – ha determinato il sostanziale equilibrio economico nella gestione Covid, ma la contrazione dell’attività tipica indotta dall’emergenza epidemiologica ha fisiologicamente creato risparmi di spesa all’interno della struttura dei costi tipici dell’Azienda. Risparmi che determinano, appunto, il risultato di esercizio di segno positivo.

Tra le situazioni di maggiore contrazione, la spesa per le attività in strutture private accreditate, a cui sono stati attribuiti, complessivamente, circa 1,5 milioni di euro in meno rispetto alla cifra impegnata di circa 7 milioni.

“Il bilancio adottato riporta una descrizione analitica delle spese, dei costi e dei ricavi riferiti all’esercizio 2020 – spiega il Direttore generale Angelo Pescarmona e porta in evidenza un utile di 3.934.543 euro. Questa cifra è la risultante di alcune situazioni specifiche, dovute essenzialmente all’emergenza sanitaria: sono chiare sia la spesa sia i risparmi dovuti alla sospensione e alla riduzione di numerose attività ospedaliere e al ‘rallentamento’ di determinate attività ordinarie”.

Non solo: “Anche la riduzione del consumo di beni e di servizi ha portato ad una importante diminuzione delle spese – prosegue Pescarmona -, così come dei ricavi e dei ticket ed una minore spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale. L’utile di esercizio viene destinato a riserva di patrimonio netto e sarà oggetto della programmazione utile al miglior impiego possibile, tra cui gli investimenti su attrezzature e tecnologie”.

2021, un andamento analogo

La Direzione strategica dell’Usl aggiunge: “si stima, per l’anno 2021 e per il relativo documento di bilancio, un andamento analogo al 2020 e, pertanto, l’Azienda sta già operando decisioni e azioni secondo questa previsione, che è supportata ampiamente dalle risultanze del documento contabile e dalle risorse accantonate, in attesa (e con l’auspicio) che giunga dallo Stato, quanto prima, l’autorizzazione alla spesa dei fondi accantonati. La definizione delle risorse che saranno attribuite all’Azienda dall’Amministrazione regionale per l’anno 2021 è attesa nel corso del prossimo mese di giugno attraverso la deliberazione di Giunta regionale”.

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