Sabato 25 maggio saranno aperte le riserve di pesca a cattura, sia speciali che turistiche. A definirlo un’ordinanza firmata oggi da Gian Franco Teggi, presidente del Consorzio regionale pesca.
Apertura resa possibile – si legge proprio in una nota del Consorzio – “a seguito dell’autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica alla Regione per le immissioni in natura delle specie non autoctone trota iridea e trota fario per il triennio 2024-2026”.
In previsione dell’apertura, il Consorzio “provvederà all’immissione di trote iridee triploidi in tutte le riserve per un totale di 14 quintali, ad eccezione della riserva sul torrente Lys (Comune di Gressoney-La Trinité) la cui apertura è prevista per il 1° giugno 2024 come da calendario ittico vigente”.
Per ulteriori informazioni sui ripopolamenti è sufficiente consultare il sito del Consorzio regionale pesca.
Arriva l’autorizzazione per le specie non autoctone, le riserve di pesca possono aprire
22 maggio 2024
Dopo mesi di attesa, la stagione della pesca nelle riserve si appresta a partire. E’ di oggi, infatti, la notizia dell’arrivo, tanto atteso, dell’autorizzazione da Roma all’immissione in natura delle specie ittiche non autoctone, la trota fario e la trota iridea.
A breve, spiega una nota della Regione, saranno comunicate le date di immissione e l’apertura delle riserve di pesca valdostane.
L’Assessore all’Agricoltura Marco Carrel “ringrazia per la collaborazione i rappresentanti dei competenti uffici ministeriali con cui ha interloquito oltre che il Consorzio regionale pesca della Valle d’Aosta per la proficua collaborazione”.
Manca ancora l’autorizzazione, la stagione della pesca nelle riserve non decolla
8 maggio 2024
Molte canne da pesca per ora restano appese. Da Roma non è infatti ancora arrivata l’autorizzazione per l’immissione di materiale ittico non autoctono in alcuni tratti dei torrenti valdostani, comprese le riserve. I solleciti partiti dall’Assessorato all’Agricoltura sono stati diversi, “ma ad oggi siamo ancora in attesa dell’autorizzazione per gli anni 2024 – 2026” ha spiegato in Consiglio Valle l’assessore Marco Carrel.
Per questo a pochi giorni dall’apertura della stagione della pesca, fissata al 31 marzo, il Consorzio si è visto costretto a rinviare con apposita ordinanza l’apertura delle riserve a cattura, sia speciali che turistiche.
Per Claudio Restano del gruppo misto “la questione è politica” e sta producendo “perdite economiche e di immagine importanti. Alcuni hanno dovuto rimandare indietro stranieri che si sono prenotati per la pesca a cattura. Tutta l’economia ne risente. Sono oltre 600 i permessi non venduti”.
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