Sei giorni dopo la salita all'Everest, François Cazzanelli aggiunge una nuova vetta al proprio palmares. Questa mattina alle 5 (ora italiana) l'alpinista della Valtournenche assieme a Marco Camandona ha conquistato la vetta del Lhotse, 8.516mt, la quarta montagna più alta della Terra.
Per Marco Camandona è l’ottavo ottomila senza ossigeno mentre per Cazzanelli si tratta del primo 8000 senza l'ausilio dell'ossigeno. I due alpinisti hanno fatto sapere di stare bene e che stanno scendendo di quota.
Camandona non era salito nei giorni scorsi all'Everest, fermandosi con l’imprenditore Sergio Cirio al Campo 4.
“Purtroppo uno Sherpa – spiega Camandona – che doveva portare delle bombole di ossigeno è stato male ed ha raggiunto il Campo 4 solo alle 23 (ora nepalese) del 16 maggio. L’orario stabilito per partire verso la vetta era alle 19 (ora nepalese) dello stesso giorno e trovandoci a non avere abbastanza ossigeno per tutte e due le squadre abbiamo dovuto fare delle scelte: una squadra doveva necessariamente rinunciare, questo proprio per la sicurezza dei clienti”.
La decisione l'ha presa Cirio. "Ha deciso di rinunciare alla salita nonostante le sue buone condizioni fisiche ed io di rimanere con lui al Campo 4 dove ho passato la notte senza l’ausilio della bombola di ossigeno” racconta ancora Camandona
“Con Maurizio Cheli, al mio posto, è salito François Cazzanelli che non era mai salito sull’Everest. Ho pensato che questa fosse l’occasione giusta per lui”.
Camandona, che aveva già conquistato la vetta nel 2010 dal versante tibetano e senza l’ausilio dell’ossigeno, in questa occasione ha preferito favorire l’ascesa di Cazzanelli per il quale l’Everest si conferma essere il primo 8000 del giovane alpinista di Cervinia.