Mauro Vergari, responsabile nazionale Adiconsum nuove tecnologie: “Soldi pubblici a favore delle pay tv”

Adiconsum e Cisl contestano l'imposizione della nuova tecnologia del digitale terrestre. Ieri, in una conferenza alla biblioteca regionale di Aosta, indetta dall'Associazione dei consumatori Adisonsum, che in queste settimane...
Società

Adiconsum e Cisl contestano l’imposizione della nuova tecnologia del digitale terrestre. Ieri, in una conferenza alla biblioteca regionale di Aosta, indetta dall’Associazione dei consumatori Adisonsum, che in queste settimane sta conducendo una campagna di informazione e protesta in questo senso, era presente Mauro Vergari, responsabile nazionale “Adiconsum nuove tecnologie” che ha evidenziato come la polemica non nasca dalla nuova tecnologia in se ma da un’operazione, ha detto “che con soldi pubblici sta facendo guadagnare fette di mercato alle pay tv“. Che la scadenza al 31 gennaio 2006, relativa allo spegnimento in una parte della Valle d’Aosta del segnale analogico, sia slittata è ormai cosa certa. La scadenza, prevista da una convenzione siglata con DGTVi, il consorzio di emittenti, e il Ministero delle Comunicazioni, era già dall’inizio indicativa.
Polemiche sul consorzio DGTVi sono state sottolineate durante la conferenza proprio da Vergari che ha detto “DGTVi pochi giorni fa è stato condannato dall’antitrust a una multa di 10mila euro, per aver pubblicato via internet spiegazioni sul digitale terrestre considerate ingannevoli“.
Nell’incontro è emersa anche la richiesta alle istituzioni di sospendere il passaggio alla tecnologia digitale terrestre, e di avviare il confronto con tutti i soggetti interessati, consumatori in primis. Quest’ultima affermazione è stata avanzata da Giancarlo Barucco, segretario generale della Cisl Valle d’Aosta.
Barucco ha sottolineato, inoltre, che l’operazione è stata avviata “senza il parere dei cittadini e senza prendere in considerazione opportunità alternative, come il segnale satellitare” criticando il ritardo tecnologico dei decoder immessi sul mercato, considerati “già superati da un qualsiasi pc casalingo“.

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