Se i sindacati e alcuni movimenti si schierano con le Oss e attaccano il Presidente della Regione per le sue dichiarazioni, al fianco di Testolin si posizionano i Presidenti delle Unités des Communes, gestori delle strutture pubbliche sul territorio.
“Una frase pronunciata dal Presidente, inserita in un contesto di totale emergenza, diventa l’occasione per cercare di fare propaganda, polemica, farsi rappresentanti di una categoria oggi in prima linea, – sottolinea in una nota il Presidente dell’Unité Grand Combin e coordinatore della conferenza dei Presidenti Joel Créton – improvvisati paladini di tutte le giustizie, affamati di visibilità, questi si sono scagliati contro i soliti nemici del popolo: politicanti, affaristi e professionisti facendosi passare per la parte seria, competente e preparata, quelli buoni.”
Prese di posizioni che i presidenti delle Unités respingono: “Non accettiamo che oggi tutti questi signori diventino i difensori dei deboli e degli eroi perché fino a ieri sulle barricate c’eravamo noi e sempre noi a ricordare le criticità di un sistema, la carenza di personale, il peso della formazione e della responsabilità della professione di OSS, noi che come datori di lavoro ci assumiamo da anni la responsabilità di far funzionare i servizi assistenziali nonostante i tagli, noi che ci mettiamo la faccia con i nostri dipendenti quando si parla di riforme puntualmente oggetto di ricatto politico e di scambio”.
Créton ricorda quanto affermato del Presidente “non crediamo sia una cosa sconosciuta a nessuno, sono i nostri stessi operatori a segnalarci le distorsioni del sistema, la presenza di assenti strategici, magari assolutamente “coperti” dai loro diritti, ma guarda caso sempre assenti nei momenti critici, assenze che in un contesto come quello attuale fanno certo sorgere dei grossi interrogativi a chi magari, essendo reperibile, deve entrare in servizio per sostituire questi soggetti, accollandosi turni su turni. Chi è presente oggi perché il proprio lavoro lo richiede: le OSS, le cuoche, le addette alle pulizie, le referenti ma anche il personale addetto alle forniture, ai provvedimenti sul personale, alle manutenzioni che assicurano i servizi essenziali, è da premiare non solo in questo momento ma prestando attenzione sempre al loro lavoro.”
L’augurio di Créton a chi oggi si tira indietro è “che quando avranno bisogno loro di aiuto, incontrino qualcuno che sta dalla parte giusta del fossato.”