MINORI IMMIGRATI IN VALLE: UN FENOMENO IN CONTINUA CRESCITA

Le attenzioni verso i minori immigrati in Valle d'Aosta ci sono. Il fenomeno tocca tutti gli ambiti della società, vanno sviluppate ulteriormente sinergie e risposte, soprattutto nel campo della scuola, che rappresenta il...
Società

Le attenzioni verso i minori immigrati in Valle d’Aosta ci sono. Il fenomeno tocca tutti gli ambiti della società, vanno sviluppate ulteriormente sinergie e risposte, soprattutto nel campo della scuola, che rappresenta il luogo d’incontro dove si sviluppano nuove forme del vivere civile e dove la presenza dei minori extracomunitari in questi ultimi anni è triplicata.

Sono queste alcune suggestioni e riflessioni emerse in occasione del seminario svoltosi in biblioteca regionale dal titolo ?I sentieri valdostani dei minori immigrati? organizzato dal Centro Comunale Immigrati Extracomunitari, servizio dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Aosta, gestito dalla Cooperativa sociale La Sorgente.

?Il tema dei minori immigrati necessita di approfondimenti, dati, analisi che vanno condivisi in giornate come questa – ha commentato in apertura dei lavori Giuliana Ferrero, assessore alla Politiche sociali del Comune di Aosta – Il tema tocca molti aspetti della vita quotidiana?. Nell’evidenziare l’aspetto delle risorse economiche da mettere in campo l’assessore ha lanciato un allarme – ?Stiamo attenti quando parliamo di riduzione delle risorse economiche perché queste hanno pesanti implicazioni sulle politiche di accoglienza. Possiamo parlare, discutere, analizzare avere anche una forte volontà politica ma senza risorse non si va da nessuna parte. I minori stranieri sono una realtà di fatto e sono il nostro futuro. Dobbiamo fare i conti con questi cambiamenti legati al fenomeno immigratorio, che portano anche ricchezza. La presenza degli immigrati genera anche paura e ansia, che richiama politiche di sicurezza. Stiamo attenti a non ?lisciare il pelo? alla paura e non cadiamo nella trappola di investire troppo nella sicurezza togliendo risorse al welfare, allo stato sociale e alle politiche di accoglienza, cerchiamo il giusto equilibrio?.

?L’immigrazione è una risorsa – ha evidenziato l’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson lo ribadisco rivolgendomi alla popolazione, perché sappiamo bene che oggi alcuni lavori sono sostenuti solo da immigrati che rappresentano dunque energie importanti. Se l’incidenza migratoria in Valle d’Aosta non si discosta molto dal dato nazionale, abbiamo però molti più minori extracomunitari che nel resto del Paese, perché sul nostro territorio il ricongiungimento familiare è già avvenuto? e facendo seguito all’allarme lanciato da Giuliana Ferrero, l’assessore Fosson ha ricordato che ?A Roma ultimamente abbiamo ribadito che bisogna sostenere le risorse economiche non solo i principi?.

Il seminario si è poi concentrato su un simbolico viaggio che ha preso in esame i vari ambiti interessati dalla presenza minorile extracomunitaria in Valle: dal reparto di ostetricia, agli asili nido, alla scuola e ai servizi del ?tempo libero?. Attraverso la presentazione di dati e progetti messi in campo, è emersa una presenza di minori immigrati che negli ultimi cinque anni è praticamente raddoppiata, addirittura triplicata nelle scuole. L’accesso ai servizi da parte di minori è cresciuto grazie anche all’atteggiamento delle famiglie straniere e al passaparola.
Le maggiori difficoltà di adeguamento al fenomeno sono dovute alla capacità di adeguamento in tempi brevi cui le diverse istituzioni e servizi devono far fronte: i cambiamenti arrivano con ritmi sempre più veloci parallelamente all’aumento dei minori immigrati e le strutture hanno prima bisogno di una fase di raccolta dati e analisi per fornire e dare avvio ad iniziative e progetti capaci di rispondere alle molteplici esigenze.

In questo contesto, è stato sottolineato il fondamentale ruolo del mediatore interculturale, la cui azione, se in un primo tempo si riduceva semplicemente a traduzioni, oggi si è sviluppata su più fronti, portando tale figura a rappresentare il ?trait d’union? tra la cultura di origine della famiglia immigrata e la nostra realtà. E’ emerso dal dibattito come a volte questo ruolo di ponte sia addirittura svolto dai minori, che fanno da filtro tra la propria famiglia e la realtà esterna.

I dati hanno reso evidente l’esponenziale crescita del numero di minori immigrati in Valle d’Aosta: nel 1999 le nascite di bambini stranieri extracomunitari erano pari al 6,3% del totale, nel 2005 sono passate a 11,7%. Inoltre, altro dato significativo e punto senza ritorno, è che dal 2005 il numero delle nascite di bambini di origine extracomunitaria ha superato quello dei bambini immigrati direttamente dai Paesi di origine.

La seconda giornata di lavori si svolgerà giovedì 23 novembre 2006, con inizio alle ore 9 presso la biblioteca regionale di Aosta. Il titolo del seminario sarà ?Culture e cittadinanza. La politica dell’immigrazione: analisi e prospettive?. Dalla visione prettamente locale si procederà, dopo i primi interventi dal punto di vista istituzionale che analizzeranno questioni e prospettive della politica di immigrazione, all’analisi di tematiche relative all’adolescenza e alle diverse dimensioni e realtà che la caratterizzano.

Interverranno in particolare Riccardo Jacquemod, presidente della Cooperativa ?La Sorgente?; Andrea Ferrari, Direttore del Dipartimento regionale delle Politiche sociali che interverrà sul tema ?L’immigrazione in Valle d’Aosta: il ruolo degli enti pubblici e dei soggetti privati?; Giuliana Ferrero, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta che parlerà di ?Diritti e Doveri, le politiche locali di immigrazione tra inclusione e pari opportunità?; Lorenzo Trucco, presidente dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione interverrà sul tema ?Ius sanguinis ius soli – Le nuove frontiere della cittadinanza?. Chiuderà gli interventi Roberto Beneduce, psichiatra, professore associato di Antropologia culturale presso la facoltà di Psicologia dell’Università di Torino, che relazionerà sul tema ?Corpi Indocili. La produzione dell’identità tra i giovani immigrati?.

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