Muore uno dei volti più noti della Fiera di Sant’Orso: Renato Pepellin

Personaggio di riferimento del tradizionale appuntamento annuale con l'artigianato tipico valdostano, Pepellin aveva il suo banco presso le Porte Pretoriane. I suoi cestini creati con maestria e passione riempiono le case di diversi valdostani e turisti.
Renato Pepellin
Società

Ci sono volti e persone che spesso danno qualcosa in più ad un evento. Capita spesso di tornare a rivivere dopo tempo una situazione e cercare quel volto, quella persona, che seppur a noi sconosciuta, ci ha lasciato qualcosa. E' il caso di Renato Pepellin. Chi quest'anno lo cercherà tra i banchi della Fiera di Sant'Orso non lo troverà.

La Fiera di Sant’Orso 2008 non avrà, infatti, uno dei suoi volti più noti, quello dell’artigiano di Introd, morto il 31 dicembre scorso ad Aosta. Personaggio di riferimento del tradizionale appuntamento annuale con l’artigianato tipico valdostano, Pepellin aveva il suo banco presso le Porte Pretoriane. I suoi cestini, creati con maestria e passione, riempiono le case di diversi valdostani e turisti. Sotto le antiche mura romane quest’anno non ci sarà, dunque, né banco né i cestini di Renato che molti ricordano per la socievolezza.

Lo stesso artigiano di Introd amava e attendeva con trepidazione la Fiera di Sant’Orso, che riteneva un momento ideale per scambiare quattro chiacchiere con la gente e con i vicini di banco, per fare nuove amicizie e soprattutto, come era solito dire,  “per tornare giovane”.
Sono molteplici le foto che lo ritraggono accanto al suo banco in occasione della Fiera millenaria: la barba grigia copriva spesso quel sorriso che tuttavia gli occhi non riuscivano a celare, era solito portare un cappello in testa e soprattutto era sempre pronto a scambiare due parole con chi gli si avvicinava incuriosito. 

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