Nasce l’ Associazione regionale Foyer Valdotain a stimolo della Fédération Autonomiste

Due sono le parole d'ordine: ?ascolto? e ?trait d'union tra la base e i vertici? e rappresentano due dei principi ispiratori dell'?Associazione regionale Foyer Valdotain? che sabato prossimo verrà formalmente costituita e che...
Società

Due sono le parole d’ordine: ?ascolto? e ?trait d’union tra la base e i vertici? e rappresentano due dei principi ispiratori dell’?Associazione regionale Foyer Valdotain? che sabato prossimo verrà formalmente costituita e che è stata presentata in mattinata in una conferenza stampa organizzata dal movimento regionale di Fédération Autonomiste.
La portavoce del comitato promotore è Emily Rini, 25 anni, laureata in giurisprudenza e figlia di Emilio Rini, consigliere regionale passato tempo fa dall’Union Valdotaine a Fédération.
?La politica è distante dai cittadini – ha commentato Emily Rini – occorre dare un nuovo impulso e dare voce a chi non ce l’ha, lanciare nuovi stimoli, rispondere alle esigenze della società civile. Abbiamo due obiettivi principali; creare una rete organica, un tessuto ricco di esperienze diverse e riorganizzare la Fédération Autonomiste a livello locale facendo confluire ed evolvere le sezioni dei foyers valdotains?. La coordinatrice della costituenda associazione ha poi evidenziato che ?non si tratta di un’organizzazione contro la politica e le forze politiche, ma che vuole essere uno strumento di stimolo e amplificatore delle attese della nostra comunità, avvalendoci dello spirito di chi vuole trasmettere la propria esperienza costruita nel lavoro, nell’impresa, nel volontariato, in un ambito pubblico e al servizio della società”.
Nasceranno così in diversi comuni i ?Foyers? che saranno dei centri di ascolto delle esigenze del territorio. La prima sede è in fase di definizione nel capoluogo e per ora condivide gli spazi della sede di Fédération Autonomiste. L’associazione avrà un proprio logo e un proprio sito.
Le linee d’azione presentate da Emily Rini traducono già in parte alcune attenzioni che il movimento di Fédération Autonomiste ha in cantiere.
?Vogliamo dare al movimento una nuova organizzazione più estesa sul territorio ma più rapida e snella nel dare risposte e accogliere istanze – ha spiegato Maria Cristina Vasini, coordinatrice di Féderation Autonomiste – sarà un’organizzazione che nasce dal basso?. La nuova stagione del movimento, che terrà il suo congresso programmatico organizzativo sabato 3 febbraio nella sala polivalente di St.Oyen, si apre dunque con alcune novità e con nuove riflessioni.
?Vogliamo ricollocare la ragion d’essere dell’Autonomia in un contesto più ampio, europeo, che non sia più solo di stampo ideologico – ha aggiunto il consigliere regionale Claudio Lavoyer – rivalutando anche il concetto di meritocrazia?. Il congresso di sabato sarà a porte chiuse e quanto emergerà dalla giornata sarà presentato in una conferenza stampa lunedì 5 febbraio alle 15 all’Hotel Europa.

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