87.698 chiamate ricevute nel 2018 (+10% circa rispetto al 2017) con un tempo medio per processare la chiamata di 52 secondi. Sono alcuni dati che emergono sul numero unico 112. A fornirli è stato il capo della protezione civile valdostana, Pio Porretta, in occasione della Giornata porte aperte del 112 che si celebra oggi in Valle d’Aosta, come nel resto d’Italia.
Gennaio e agosto sono i mesi dove si registrano picchi di lavoro per il 112 valdostano. Nel 2018 il 57% delle chiamate di soccorso ricevute sono state effettuate dalla popolazione chiamando direttamente il 112, il 28% sono state chiamate al 118, un 10% al 113 e un 5% al 115.
“L’incremento delle chiamate al 112 -ha sottolineato il capo della Protezione civile Pio Porretta – è positivo. Significa che la popolazione comincia a conoscere il numero unico. Delle 90mila chiamate circa, il 30% non viene girato alle sale operative, contro una media italiana del 50%. Segno che la popolazione valdostana è virtuosa”.
Il 112 valdostano vede oggi operare 22 persone, che hanno seguito un lungo percorso formativo. “Abbiamo però un turn over importante” ha sottolineato ancora Porretta.
“La qualità della nostra protezione civile è di fronte a tutti” ha evidenziato il Presidente della Regione, Antonio Fosson “Il 112 è anche un numero su cui si fa prevenzione, attraverso la centrale unica si possono conoscere i bollettini neve e valanghe, che se fossero letti con maggiore attenzione, eviterebbero tante disgrazie”.