Nella Grand Paradis arriva l’assistant de hameau

L'animatore territoriale, servizio aggiudicato alla cooperativa Esprit è l'Envers, si rivolge a tutti i residenti nelle aree interne Grand-Paradis che, in carico o meno ai servizi sociali, sono affetti da malattie croniche o a rischio di cronicizzazione, con disabilità, non autosufficienze, stati depressivi latenti o conclamati che vivono in solitudine, in situazioni familiari complesse, in contesti sociali difficili, a rischio isolamento.
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Società

Sarà la cooperativa sociale L’Esprit à l’Envers di Aosta a gestire il servizio di prossimità di tipo socio-assistenziale, rivolto ai residenti nell’area interna Grand-Paradis nell’ambito del progetto Assistant de hameau – Interventi servizi essenziali aree interne Valle d’Aosta.

L’iniziativa, della durata di 26 mesi, è rivolta a tutti i residenti nelle aree interne Grand-Paradis che, in carico o meno ai servizi sociali, sono affetti da malattie croniche o a rischio di cronicizzazione, con disabilità, non autosufficienze, stati depressivi latenti o conclamati che vivono in solitudine, in situazioni familiari complesse, in contesti sociali difficili, a rischio isolamento. L’obiettivo principale del progetto è quello di favorire lo stretto contatto con l’operatore e l’assistente sociale dello Sportello sociale di Villeneuve al fine di aiutare i destinatari del progetto ad avere un accesso facilitato ai servizi presenti sul territorio.

I destinatari degli interventi sono le comunità locali e in particolare la popolazione a rischio di fragilità sociale e sanitaria presente nei territori dei Comuni di Cogne, Saint-Nicolas, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Valgrisenche, Valsavarenche.

“L’obiettivo è di supportare il più possibile le persone con problemi di salute presso le proprie abitazioni, – evidenzia l’Assessore Carlo Marzi – aiutandole nelle situazioni di difficoltà ed evitando quando possibile le situazioni di isolamento e di ospedalizzazione. La collaborazione con l’Unité Grand Paradis e i suoi comuni va nell’ottica di rafforzare le sinergie e i presidi sul territorio, che rappresentano il modello su cui si fonda, più in generale, la nuova programmazione territoriale sia a livello di servizi sanitari che sociali”.

Assistant de hameau
Assistant de hameau

 

“L’Unité, da sempre attenta al benessere della popolazione del proprio territorio e soprattutto delle persone più fragili, con questo servizio vuole fornire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, – aggiunge il Presidente dell’Unité Grand Paradis, Mauro Lucianaz – soprattutto con l’intento di aiutare gli anziani a non abbandonare il villaggio in cui hanno trascorso la vita intera e a continuare a mantenere la propria indipendenza”.

Il progetto scaturisce dall’Accordo di Programma Quadro sottoscritto il 4 marzo 2020, tra l’Unité des Communes Grand Paradis, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, il Ministero della Salute e la Regione autonoma Valle d’Aosta, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’area interna Grand-Paradis e all’individuazione di interventi capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area.

A fronte di uno stanziamento iniziale di 152.642 euro, di cui 52.834 euro per l’anno 2023, 70.445 euro per il 2024 e 29.362,85 euro per il 2025, il servizio è stato aggiudicato, a seguito di gara, per l’importo di 150.353 euro Iva esclusa.

Una risposta

  1. Nulla da eccepire sulla validità dell’iniziativa ma …… mi chiedo …… perché sono esclusi tutti gli altri Comuni dell’Unité Grand Paradis e il sig. Mauro Lucianaz che parla di un servizio che vuole portare aiuto concreto e aiutare gli anziani a non abbandonare il villaggio in cui hanno trascorso la vita intera é lo stesso Lucianaz che ha fatto chiudere la micro comunità di Arvier invece di ammodernarla, ampliarla, fare i lavori per portarla a norma e poter accogliere gli anziani del paese in cui hanno trascorso una vita intera e invece nella struttura della ex micro comunità ha pensato bene (se bene si può dire) di farne la sede di non mi ricordo quale progetto inutile. Bella coerenza complimenti

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