Nessuna svolta dalla perizia Mutani. Taormina”Mi sembra un libro dei sogni”

E' stata depositata ieri la perizia relativa all'analisi del tracciato di un elettroencefalogramma di Annamaria Franzoni che avrebbe dovuto dare una possibile svolta al processo ma che in realtà non ha fornito che ipotesi e teorie....
Società

E’ stata depositata ieri la perizia relativa all’analisi del tracciato di un elettroencefalogramma di Annamaria Franzoni che avrebbe dovuto dare una possibile svolta al processo ma che in realtà non ha fornito che ipotesi e teorie.
‘Mi sembra di aver letto un libro di sogni” è stato il commento dell’avvocato difensore Carlo Taormina sulla perizia neurologica del professor Roberto Mutani, disposta dalla Corte d’Assise di Torino al processo d’appello per il delitto di Cogne. ?Sembra che dopo una lunga, articolata e rispettabile trattazione preliminare il professore voglia propendere per una soluzione patologica, ma che poi, alla fine, non la voglia sostenere così energicamente, tanto che non esclude l’ipotesi che Annamaria si sia semplicemente assopita durante il test, che è poi quello che noi sosteniamo”. Così Taormina afferma come quello su Annamaria Franzoni continui ad essere un processo senza prove. Di fatto certezze ieri non se sono emerse, anzi. Per una diagnosi definitiva servirebbe almeno qualche altro esame al quale Annamaria non vuole sottoporsi.

Nella perizia Mutani, che ha esaminato i tracciati di un elettroencefalogramma eseguito su Annamaria Franzoni, non si sbilancia: il grafico evidenzia un’attività di onde teta, e questo, se da un lato può essere “espressione di patologie di interesse neurologico”, dall’altro potrebbe essere il frutto di un banalissimo “assopimento”.
Si rimane nel campo delle ipotesi perché le certezze sono ben altra cosa: per Mutani tra i disturbi rivelati dalla presenza di onde teta ci sono “epilessia e parasonnia”, che sono “potenzialmente correlabili all’omocidio del piccolo Samuele” in quanto possono portare a commettere atti violenti sottoforma di automatismi ?in situazione di difetto parziale o totale di coscienza e volontà e, pertanto, coperti da amnesia?.

La perizia di Mutani sarà discussa alla ripresa del processo il 20 novembre prossimo che potrebbe comunque saltare perché Taormina ha chiesto un rinvio per giustificate questioni di natura privata.

Intanto in seguito alla perizia di Mutani è intervenuta l’Associazione italiana contro l’epilessia per chiedere molta cautela nell’associare il delitto di Cogne a questa malattia per evitare di “criminalizzare tutti coloro che ne soffrono”. La Corte per ora dispone solo di una perizia psichiatrica eseguita mesi fa da quattro esperti, secondo cui la donna, qualora fosse dichiarata colpevole, deve essere dichiarata seminferma al momento del fatto. La condanna potrebbe anche essere ridotta a otto o nove anni, ai quali se ne devono sottrarre ancora tre per effetto dell’indulto.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte