“[…] Tutti i colori occupano delle forme che in qualche modo ci appartengono. […] Ma il viola non ha nessuna forma, è sempre un insieme di macchie, o piccoli schizzi sugli altri colori. Perché il viola non ha nessun senso profondo, il viola ha mille volti e mille voci. In tutte le cose e in tutti noi il viola vive.”
Alcune storie raccontate da punti di vista differenti, attraverso prospettive diverse, una sintesi di opposti sullo sfondo di una trama che si sviluppa in tutte le sfumature del viola, questo libro nasce dal pensiero di una ragazza annoiata sui banchi di scuola durante l’anno della maturità. Tutto questo è contenuto nel libro "Viola" di
Francesca Di Cesare, la cui presentazione è avvenuta venerdì 21 novembre a mezzanotte presso la libreria Minerva. Un momento che è stato arricchito dalla lettura di alcuni brani a cura di Paola Corti insieme a Verbania Vono.
Alcune storie raccontate da punti di vista differenti, attraverso prospettive diverse, una sintesi di opposti sullo sfondo di una trama che si sviluppa in tutte le sfumature del viola, questo libro nasce dal pensiero di una ragazza annoiata sui banchi di scuola durante l’anno della maturità. Tutto questo è contenuto nel libro "Viola" di
Francesca Di Cesare, la cui presentazione è avvenuta venerdì 21 novembre a mezzanotte presso la libreria Minerva. Un momento che è stato arricchito dalla lettura di alcuni brani a cura di Paola Corti insieme a Verbania Vono.
“Scrivevo molto in classe, quando mi estraniavo dalle lezioni” racconta la Di Cesare; per molti anni le sue storie sono rimaste chiuse in un cassetto, fino alla recente decisione di riprendere tutto in mano e dare una forma ai contenuti, con la consapevolezza e il linguaggio dell’età adulta.
“Le voci del romanzo si richiamano e riecheggiano” ci spiega l’autrice mentre descrive l’origine del titolo e della trama che derivano da una sua piccola mania per il colore viola, una sorta di simpatica ossessione che il libro ha aiutato ad esorcizzare.
Nonostante l’orario insolito per una presentazione, i numerosi ospiti presenti hanno testimoniato la bontà dell’iniziativa: un modo nuovo e propositivo di vivere la libreria.
“Le voci del romanzo si richiamano e riecheggiano” ci spiega l’autrice mentre descrive l’origine del titolo e della trama che derivano da una sua piccola mania per il colore viola, una sorta di simpatica ossessione che il libro ha aiutato ad esorcizzare.
Nonostante l’orario insolito per una presentazione, i numerosi ospiti presenti hanno testimoniato la bontà dell’iniziativa: un modo nuovo e propositivo di vivere la libreria.
Francesca Di Cesare è nata ad Aosta nel 1984, ha ricevuto diversi riconoscimenti in alcuni concorsi letterari oltre al “Premio Licurgo Cappelletti” nel 2002 e “La Fonte, Città di Caserta” nel 2003; è laureata in filosofia, è attualmente componente della compagnia teatrale Arti di Eris e collabora con l’attrice Paola Corti per la drammaturgia di spettacoli teatrali e per l’attività didattica nelle scuole.