Dal Marocco a La Salle, trovando sempre nella musica una valvola di sfogo e un rifugio, fino a raggiungere la scena nazionale. È questa la storia di Nox, nome d’arte di Mohamed Naji, cantante emergente valdostano classe 2002, arrivato secondo nella nuova stagione del talent show Netflix “Nuova Scena”. Il format è semplice: tre giudici – Fabri Fibra, Rose Villain e Geolier – ascoltano e giudicano giovani rapper italiani tra loro in competizione. Tra rap battle, prove di freestyle e collaborazioni con cantanti affermati, i concorrenti si sfidano per arrivare alla finale e aggiudicarsi il premio da 100 mila euro.
Nato in Marocco, Nox si è trasferito a Derby all’età di quattro anni e da lì la sua vita è stata segnata da ostacoli e momenti bui – da qui il nome d’arte che richiama la notte – ma anche da continui tentativi di trasformare la musica nel proprio lavoro con diverse uscite. Una storia che emerge nei suoi testi e che, insieme alla voce e all’attitudine, ha convinto i selezionatori a sceglierlo per la seconda stagione del programma “Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia”.
“Sono tanti anni che canto, ma ho cominciato seriamente alla fine del 2020”, racconta Nox. “Da allora mi si sono presentate varie opportunità e ho continuato a fare musica, fino a quando mi hanno chiamato i recruiter del programma. Mi sono presentato ai casting e in poco tempo mi hanno detto che mi avevano preso. Penso di essere loro piaciuto per la mia storia personale, la musicalità delle mie canzoni e la mia performance: il mix giusto”.
Le riprese, suddivise in 8 puntate uscite su Netflix tra il 31 marzo e il 14 aprile 2025, hanno impegnato Nox per gran parte dell’estate 2024. Oltre a Milano, dove si è svolta la fase principale del talent, alcune scene sono state girate a Londra e in Valle d’Aosta, dove Nox è cresciuto. “Per me è stato tutto una prima volta, non mi ero praticamente mai esibito su un palco live e nemmeno davanti a una telecamera. Vengo da un contesto piccolo, dove non esiste una vera scena urban ed emergere è davvero complicato. Mi sono detto: è la mia unica occasione, o la va o la spacca”.
Durante le riprese, Nox ha trovato sostegno in Rose Villain, che ha creduto in lui fin dall’inizio: “Non immaginavo di poter piacere così a primo impatto a una persona del suo calibro. Ci siamo conosciuti a Londra quando abbiamo girato la prima puntata e da subito le sono piaciuto, probabilmente l’ha colpita la mia fame di rivalsa”.
Sul palco della “Nuova Scena” Nox ha portato un genere ibrido che non definisce né rap né pop: “Ho portato un genere alternativo, non volevo essere il classico che arriva lì e propone rap. Considerando che i miei testi sono anche molto crudi direi che è una sorta di pop conscious”. Dopo aver duettato con Ernia sul brano “Fuoriliguo”, Nox è arrivato in finale con “Zin Zin” dove racconta le sue radici e i pregiudizi legati alla sua origine magrebina, aggiudicandosi il secondo posto. “Quando sono arrivato a Derby ero l’unico marocchino in un paese di cento abitanti e ho subìto molte prese in giro, tra le altre cose c’era anche il problema della barriera linguistica. La musica è stata da subito uno sfogo: scrivevo, canticchiavo e ascoltavo Eminem e Rihanna”.
Per Nox il talent “Nuova Scena” è stato una palestra fatta di emozioni e nuove amicizie con gli altri concorrenti, ma anche di sfide. “Sul palco è stato tutto spontaneo, nel momento in cui ho sbagliato portando un testo su mio padre, ho sbagliato davvero, non c’era nulla di preparato. In quei momenti, sotto pressione, ti si cancella tutto. Pensi solo: ‘ora mi mandano a casa’. Ma i giudici hanno visto qualcosa in me”. Il secondo posto – con la vittoria andata al rapper Cuta – Nox l’ha scoperto da casa guardando l’ultima puntata: “Non sapevamo chi avesse vinto. Abbiamo girato due finali, una dove vincevo io e una dove vinceva lui. Ho aspettato da settembre ad aprile. Quando è uscita la puntata, ho mandato subito avanti per vedere chi aveva vinto i 100 mila euro”.
Nonostante la vittoria mancata per un soffio, il programma ha aperto a Nox tante porte: ora si è trasferito a Milano con l’obiettivo di fare della musica la sua carriera. “Anche se sono arrivato secondo, direi che un buon 80% della mia vita è cambiata, non canto più in un contesto di 30 mila abitanti, ma sono riuscito a farmi conoscere a livello nazionale. Nella vita ho fatto di tutto, dal lavapiatti al cameriere, ma la musica è sempre stata il mio piano A. A 40 anni voglio potermi guardare indietro e dire di aver fatto quello che volevo. Rendere una passione un lavoro, per me è questa la felicità”. Nel frattempo, è in uscita un nuovo singolo, girato a Genova, che uscirà durante l’estate.