Nuovi scioperi e manifestazioni dalla FNSI per un ?buon contratto giornalistico?

14 Marzo 2006

Libertà di mandare in prepensionamento i giornalisti, riduzione della media degli stipendi, fino a sfiorare il 50% nel tempo per i nuovi assunti, mano libera in redazione e con i free lance, licenziabilità dei vicedirettori e revocabilità dei capi. Sono queste alcune delle proposte della Federazione Italiana Editori Giornali contro le quali l’FNSI sta portando avanti una dura battaglia, scandita finora da sette giornate di sciopero.
L’Associazione Stampa Valdostana ha invitato all’assemblea straordinaria, svoltasi oggi, il Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi proprio per fare il punto sulla trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico FIEG-FNSI, scaduto il 01 marzo 2005.
? Il momento è decisivo – ha commentato Paolo Serventi Longhi – andiamo avanti con le forme di mobilitazione possibili al fine di smuovere gli editori, che fino ad ora nonostante gli appelli, le richieste di dialogo e la nostra disponibilità di sospendere le azioni di lotta, non hanno lanciato segnali di apertura. Il ricorso estremo allo sciopero, difficile da usare per la nostra categoria, e che non piace neanche a noi perché siamo in piena campagna elettorale, è l’unica alternativa in questo momento?.
L’FNSI ha provato in queste settimane a proporre iniziative diverse per far capire all’opinione pubblica la gravità della situazione ?abbiamo fatto manifestazioni in occasione delle Olimpiadi, del Festival di Sanremo e giovedì 16 marzo saremo nuovamente a Roma a manifestare davanti alla sede della FIEG – ha aggiunto il segretario dell’FNSI – ma seppur belle iniziative e ben riuscite, non hanno avuto un ritorno a livello di informazione sui giornali?.
? La FNSI è compatta e determinata come non mai – ha concluso Serventi Longhi – il rapporto tra poteri e giornalismo vive un momento drammatico. Le nostre richieste non sono uno slogan, se lasciamo le cose così come sono nei prossimi cinque anni questa categoria avrà esaurito la capacità di difendere le regole. Le giovani generazioni sono oggi ricattabili. Si tratta di una battaglia di civiltà, libertà, dignità e qualità dell’informazione a beneficio di tutti?.
Venerdì prossimo intanto si riuniranno a Roma gli Stati generali della Fnsi, per esaminare la proposta di un giorno di sciopero senza preavviso prima del 10 aprile.

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