Oftalmologia, in Valle d’Aosta azzerate le liste d’attesa

"Prestazioni erogate regolarmente in tutti questi mesi grazie a diversi fattori organizzativi, tra i quali l’aumento delle ore lavorate da parte dei medici, anche quelli del territorio, che hanno raddoppiato la loro disponibilità subito dopo la fase di lockdown".
Senior Italia FederAnziani
Società

Il Covid ha lasciato indietro molte prestazioni sanitarie, allungando le liste d’attesa. Non sembra essere però il caso di oftalmologia.

“Il quadro risulta in controtendenza in Valle d’Aosta – spiega una nota della Regione – dove le prestazioni sono state erogate regolarmente in tutti questi mesi grazie a diversi fattori organizzativi, tra i quali l’aumento delle ore lavorate da parte dei medici, anche quelli del territorio, che hanno raddoppiato la loro disponibilità subito dopo la fase di lockdown”.

Se ne è parlato nella mattinata di oggi, giovedì 18 febbraio, durate un  incontro organizzato da Senior Italia FederAnziani, associazione composta dalle società scientifiche di ambito oftalmologico, dal Sindacato unitario dei medici ambulatoriali italiani (SUMAI Assoprof), e dai pazienti. All’appuntamento, che si è svolto in videoconferenza, erano presenti anche il dottor Roberto Orsi, primario della Struttura Complessa di Oculistica, in procinto di lasciare la nostra regione, e il dottor Carlo Palumbo, specialista ambulatoriale sul territorio valdostano.

“L’organizzazione dell’oftalmologia valdostana è validissima – ha commentato l’Assessore Roberto Barmasse – anche grazie agli eccellenti specialisti di cui dispone: al di là dell’organizzazione sono le persone a fare la differenza. Approfitto di quest’occasione per ringraziare il dottor Orsi per quanto ha fatto in questi anni perché ha trasformato l’oftalmologia valdostana in un fiore all’occhiello della nostra attività. Ringrazio anche il dottor Palumbo per tutto il lavoro svolto sul territorio perché, soprattutto in periodo di emergenza Covid, gli ambulatori territoriali hanno un ruolo fondamentale per permettere anche all’ospedale di continuare a erogare i servizi con regolarità”.

L’incontro rientra nell’ambito del ciclo di tavole rotonde promosse da Senior Italia con tutte le Regioni italiane per fare il punto sulle difficoltà causate dal Covid che nella maggior parte dei casi hanno costretto a tralasciare le cure ordinarie, con vari disagi per i pazienti. A livello nazionale in questi mesi sono state svolte 2.500.000 prestazioni ambulatoriali in meno e ciò ha determinato l’allungarsi delle liste d’attesa e notevoli difficoltà per i pazienti, soprattutto anziani.

Senior Italia FederAnziani
Senior Italia FederAnziani

 

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