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Open Day della Protezione civile in piazza Chanoux: memoria e orgoglio a 25 anni dall’alluvione

Sul sagrato della piazza sono allestiti numerosi stand espositivi e dimostrativi, con la partecipazione di Vigili del fuoco, Corpo forestale, Soccorso alpino, ARPA, Fondazione Montagna Sicura, CUS, 118, forze dell’ordine, volontariato e gruppi giovanili
Società

Piazza Chanoux accoglie oggi, sabato 18 ottobre, l’Open Day della Protezione civile regionale, un appuntamento ormai tradizionale ma che quest’anno ha assunto un significato particolare: commemorare i 25 anni dell’alluvione del  2000, uno degli eventi più drammatici nella storia recente della Valle d’Aosta.

Alla cerimonia di apertura, presieduta dal Presidente della Regione Renzo Testolin, hanno partecipato il Capo della Protezione civile regionale, Valerio Segor, e il Sindaco di Aosta, Raffaele Rocco, insieme a tutte le componenti del sistema — professionali e volontarie — che ogni giorno garantiscono sicurezza e assistenza alla popolazione.

Sul sagrato della piazza sono allestiti numerosi stand espositivi e dimostrativi, con la partecipazione di Vigili del fuoco, Corpo forestale, Soccorso alpino, ARPA, Fondazione Montagna Sicura, CUS, 118, forze dell’ordine, volontariato e gruppi giovanili. Presenti anche le associazioni di disabilità, a testimonianza di un percorso di inclusione sempre più ampio.

Nel suo intervento, il Presidente Renzo Testolin ha ricordato con emozione le 20 vittime dell’alluvione del 2000, leggendo uno per uno i loro nomi.
“Voglio ridare umanità a quei giorni – ha detto – ricordando le famiglie che hanno perso i propri cari. Quella tragedia ci travolse come comunità, ma ci rese anche più uniti. Da allora, la Valle d’Aosta ha costruito un sistema di Protezione civile basato su solidarietà, conoscenza del territorio e formazione continua. Testolin ha ringraziato operatori, volontari e cittadini che “in quei giorni difficili seppero reagire insieme”, sottolineando come quell’esperienza abbia rappresentato “un punto di svolta, da cui è nato un sistema più preparato, professionale e inclusivo, capace oggi di integrare anche chi vive situazioni di fragilità”.

Il Capo della Protezione civile Valerio Segor ha aperto ufficialmente la giornata: “Quando si parla di Protezione civile – ha ricordato – si pensa subito al soccorso, ma il nostro compito inizia molto prima: nella conoscenza del territorio, nella previsione e nella prevenzione. Un cittadino informato è il primo attore del sistema, perché sa proteggere sé stesso e gli altri”. Segor ha poi posto l’accento sull’importanza del volontariato, “la componente più preziosa del sistema”, e sul percorso di inclusione delle persone con disabilità, avviato negli ultimi mesi: «Non è solo un modo per assistere, ma per includere: tutti possono contribuire, con le proprie esperienze, a rendere il sistema più efficace».

Nel suo saluto, il Sindaco di Aosta Raffaele Rocco ha ricordato come, dal 2000, la Valle d’Aosta abbia saputo trarre forza da quella prova durissima: “Allora fummo travolti dal dolore, ma reagimmo come una comunità unita. Da quei giorni nacque una consapevolezza nuova: solo insieme possiamo affrontare le calamità e i cambiamenti che oggi mettono a rischio le nostre montagne”.

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