L'Associazione medici ospedalieri Anaao Assomed, la più rappresentativa a livello nazionale e regionale, torna a puntare i riflettori sulla stato di salute della sanità valdostana. La notizia dei giorni scorsi del sovraffollamento del Parini "con pazienti in barella, anche in doppia fila, in attesa di ore per essere ricoverati in un posto letto che semplicemente non c’è" fa dire all'Associazione che "i picchi influenzali o il flop della vaccinazione" sono sono degli "alibi, per non prendere atto di una realtà, non solo stagionale e non solo delle regioni “meno virtuose”, che è il prodotto dei tagli di posti letto e di personale in tutti gli ospedali pubblici d’Italia".
Dal 2010 a oggi – secondo quanto riporta in una nota l'Anaao Assomed – circa 50 mila operatori sanitari pensionati non sono stati sostituiti ed almeno 10 mila sono medici. I posti letto tagliati sono stati 70 mila.
"I PS sono assunti a simbolo del profondo malessere in cui sta precipitando la sanità pubblica, nel silenzio e nell’indifferenza dei partiti, per la mancanza di posti letto, di medici, di infermieri, di spazi fisici, di risorse, di formazione professionale. – sottolinea l'Associazione – Siamo ai margini dell’Europa come numero di posti letto per abitanti, sotto la media UE per le risorse destinate alla Sanità, ed il diritto di essere curato in condizioni dignitose è diventato quasi un privilegio".
Per l'Associazione basterebbe che "Governo e Regioni si occupassero delle sofferenze sociali, come è stato fatto per esempio per quelle bancarie, per evitare che la soluzione al sovraffollamento dei PS diventi un cartello con la scritta “chiuso per tagli”."
Guardando alla realtà valdostana, l'Associazione aggiunge un ulteriore elemento di criticità: "la non attrattività della regione nei confronti del personale sanitario e ciò da almeno 5 anni a questa parte, nonostante quanto viene dichiarato in altre sedi".
Sulla questione sono in corso degli incontri fra l'Associazione e l'Assessore regionale che l'Anaao spera "siano determinanti per risollevare la sanità valdostana attraverso soluzioni condivise con i sindacati medici. E’ necessario quindi un reale slancio che porti a operare scelte anche coraggiose, sia per quanto riguarda la valorizzazione delle risorse umane, sia per quanto riguarda la riorganizzazione dell’ospedale (edilizia moderna e snella, sui modelli europei avanzati, che porti ad un ampliamento rapido del “Parini”; il Beauregard non può più continuare a essere una struttura chirurgica distaccata dal Presidio principale: le specialità chirurgiche devono essere tutte raggruppate al Parini, anche per far fronte alla carenza cronica di anestesisti)".
Per invogliare i medici a venire in Valle d'Aosta l'Associazione sottolinea la necessità di dar meno importanza all'esame di francese ma "non è assolutamente sufficiente, perché se le condizioni lavorative, formative, economiche non migliorano i medici specialisti optano per altre opportunità che si presentano sempre più di frequente in altre regioni italiane e all’Estero".
