Al suo arrivo a Les Combes Papa Benedetto XVI è sceso nuovamente dall’auto per salutare la piccola folla che lo attendeva.
Gesto a cui non si era più abituati e che non avveniva da quando Giovanni Paolo II aveva cominciato ad aver problemi di salute. Papa Giovanni Paolo II era solito, infatti, salutare dall’auto nelle sue ultime visite in Valle. Il ricordo del deceduto Pontefice era tuttavia ancora vivo tra i commenti della gente. Ad accogliere il nuovo Pontefice sono stati così i bambini dell’asilo, le loro maestre e il sindaco di Introd. I bambini hanno recitato la consueta poesia di benvenuto, con alcune frasi anche in tedesco “Siamo contenti – hanno detto fra l’altro i bambini – che tu sia venuto fra noi per riposarti fra le nostre montagne”. Non è mancata la risposta di Papa Ratzinger che ha commentato: “Avete fatto molto bene, vi siete preparati bene, grazie”. “Sono felice di essere in Val d’Aosta, grazie per avermi accolto così, con calore”. Il Papa ha poi stretto moltissime mani e augurato “buone vacanze” a tutti, anche ad alcuni dei giornalisti che si sono radunati per seguire l’evento.
Papa Benedetto XVI si è conquistato fin da subito l’affetto dei fedeli e dei presenti. Lo ha fatto con semplicità tra sorrisi, strette di mano e prendendo in braccio alcuni bambini.
La sua sarà una vacanza diversa da quelle a cui ormai ci aveva abituato Papa Giovanni Paolo II. Il confronto nasce spontaneo. Di fatto si tratta di due Pontefici comunque diversi, Papa Woityla grande camminatore e amante della montagna, Papa Ratzinger grande studioso. Il programma non sarà dunque connotato da molte uscite pubbliche. Probabilmente per la prima settimana resterà nella sua villetta mentre nella successiva dovrebbe fare alcune passeggiate in mezzo alla natura. Per il momento gli unici impegni pubblici sono gli Angelus che Benedetto reciterà dal giardino dello chalet tra i boschi di Les Combes.