Parrocchia Saint-Martin, nel weekend un pullman di aiuti partirà per la Moldavia

Riapre oggi la raccolta di aiuti, inizialmente sospesa in attesa di trovare autisti e mezzi. Ora, grazie ad un benefattore, è stato possibile organizzare il viaggio in pullman. Al ritorno arriveranno in Valle d'Aosta 50 profughi.
raccolta fondi alla parrocchia Sant'Orso
Società
La parrocchia di Saint-Martin-des-Corléans riapre la raccolta di aiuti umanitari per l’Ucraina. Da oggi, mercoledì 16 marzo sarà nuovamente possibile consegnare generi alimentari a lunga conservazione (tutto compresi pasta/riso e cioccolato, no vetro), materiali per il primo soccorso, medicinali in confezione integra (antidiarroici, fermenti lattici, farmaci per il trattamento delle ustioni, farmaci da banco per adulti e pediatrici, antibiotici di tutti i generi) ma anche torce, batterie, pannolini, assorbenti da donna e piatti in plastica rigida (riutilizzabili) presso l’area di accoglienza situata nel cortile interno della chiesa. Sarà possibile anche fare offerte in denaro, mentre fanno sapere dalla parrocchia non servono vestiti.
La raccolta sarà aperta dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. 
La raccolta era stata inizialmente sospesa in attesa di reperire mezzi di trasporto e autisti per poter consegnare gli aiuti nei paesi confinanti con l’Ucraina. La parrocchia nei giorni scorsi aveva lanciato diversi appelli, che hanno trovato una risposta. Una famiglia moldava ha individuato una società di trasporti, sempre moldava ,che metterà a disposizione il pullman. Il viaggio di andata sarà finanziato da un benefattore e il ritorno con le offerte generosamente arrivate alla parrocchia.
Il pullman, carico di aiuti, partirà sabato per raggiungere fra domenica notte e lunedì mattina Chisinau, località in cui si trova il principale centro di raccolta rifugiati, nel cuore della Moldavia. Al ritorno, previsto mercoledì, con arrivo fra giovedì e venerdì, verranno portati in Valle d’Aosta una cinquantina di profughi. La parrocchia, che in Moldavia manderà alcuni volontari per la consegna degli aiuti, è in contatto con la Protezione civile per individuare le strutture di accoglienza.

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