?Perché ci odiano?: una scomoda inchiesta di Paolo Barnard all’Espace Populaire

?Perchè ci odiano?? esclamò George W. Bush all'indomani dell'11 settembre de 2001. Senza punto interrogativo, la domanda posta dal presidente degli Stati Uniti è il titolo di una scomoda inchiesta pubblicata dal...
Società

?Perchè ci odiano?? esclamò George W. Bush all’indomani dell’11 settembre de 2001.

Senza punto interrogativo, la domanda posta dal presidente degli Stati Uniti è il titolo di una scomoda inchiesta pubblicata dal giornalista Paolo Barnard. Boicottato dai massimi circuiti di informazione internazionali, l’autore sarà ad Aosta domani sera, alle 21,30, all’Espace Populaire, per presentare il suo libro.

Barnard ha ripreso e approfondito ulteriormente il contenuto di un proprio servizio, trasmesso nell’aprile del 2003 durante una puntata del programma televisivo ‘Report’, condotto da Milena Gabanelli. In ?Perché ci odiano? il giornalista ribalta la prospettiva narrativa attraverso cui vengono sempre presentati certi eventi come l’attacco alle torri gemelle.
Accantonati termini da propaganda fumettistica come ?asse del male? e ?scontro di civiltà?, l’autore ripercorre gli ultimi decenni di politica estera americana e più in generale occidentale, spiegando, grazie a una rigorosa documentazione, quali disastri ambientali e umanitari essa abbia provocato, specialmente in Medio Oriente.
I kamikaze e la minaccia terroristica, solitamente relegati in un orizzonte privo di senso da una propaganda miope e superficale, sono stati inseriti in una prospettiva differente, in un contesto ampio e complesso che li rende finalmente comprensibili, alla luce del comportamento del governo americano, dell’Europa e di Israele nel confronti dei paesi mediorientali.

Paolo Barnard è noto al grande pubblico per alcune fulminanti inchieste trasmesse all’interno di ?Report?, sul Fondo Monetario Internazionale (Un debito senza fondo), sull’industria farmaceutica (killer AZT), sulle fabbriche di mangimi italiani (Mangimi e diossina), e sulle lobby dei globalizzatori (I globalizzatori).

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