Esistono solo le brevi storie tristi? No, ad Aosta è di questi giorni la constatazione che, pur nella loro brevità, e per quanto in un momento in cui le tinte paiono fosche come raramente è stato, possano essercene anche a lieto fine. Una, per esempio, la racconta la Questura sul suo profilo Facebook, dando notizia di un portafoglio smarrito (con un’ingente somma di denaro all’interno), ritrovato e restituito alla sua legittima proprietaria.
L’oggetto era stato perso in una via del centro storico, da una commerciante aostana che aveva appena ritirato del contante. Come sempre, nelle vicende che finiscono ridando fiducia nel genere umano, c’è un entità positiva e, in questo caso, è rappresentata da una signora che lo ha trovato, decidendo – senza indugiare, come sottolinea la Polizia nel suo post – di portarlo agli uffici di corso Battaglione. Dovrebbe esserlo, ma le vicende che raccontiamo ogni giorno insegnano quanto tale gesto non sia scontato.
In Questura è iniziato il lavoro che dovrebbe risultare più naturale a chi ha familiarità con le investigazioni, ma che stavolta non era reso più semplice dall’assenza, all’interno del portafoglio, di documenti che potessero ricondurre alla proprietaria. C’era però una tessera per la raccolta punti di un supermercato e ciò ha contribuito al fotogramma conclusivo della storia: l’immagine in cui una giovane agente rende alla donna, che ha in braccio un fedele amico a quattro zampe, l’oggetto smarrito. E, per una volta, tutto è bene…