La chiusura alternata delle tre succursali di Poste Italiane di Aosta, al centro di polemiche e malumori soprattutto dei cittadini, non si realizzerà in alcun caso in maniera completa. Gli uffici, infatti, anche se formalmente chiusi al pubblico restano presidiati dal direttore e da un impiegato che, in casi eccezionali da concordare volta per volta, possono autorizzare il ritiro della corrispondenza. E’ quanto evidenziato da Gianluigi Picollo, direttore della Filiale di Poste Italiane di Aosta, in un incontro avvenuto il 15 luglio con il sindaco di Aosta Guido Grimod, il vicesindaco Marino Guglielminotti Gaiet e i rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio.
Nell’incontro, finalizzato a conoscere la situazione attuale dell’azienda nel capoluogo e le prospettive future, in relazione alle preoccupazioni evidenziate nelle ultime settimane dalle organizzazioni sindacali, Picollo ha presentato il quadro di sviluppo del processo di razionalizzazione della Filiale di Aosta e delle altre sedi di Poste Italiane sul territorio valdostano, oltre ai criteri scelti per limitare al massimo i disagi per l’utenza durante il periodo estivo.
"Si è trattato di un incontro utile – ha commentato Grimod – c
he avevamo sollecitato proprio per approfondire nel dettaglio la situazione delle Poste ad Aosta. Per l’Amministrazione comunale è evidente che l’interesse prioritario resta la soddisfazione dei cittadini, ma al tempo stesso capiamo le problematiche dell’azienda che in questi ultimi anni si è trasformata, attuando delle strategie interne per migliorare l’organizzazione del lavoro e ottimizzare la risorsa costituita dal personale".
Sulla riorganizzazione dell’azienda le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Slp-Cisl e Uilpost nelle settimane scorse evidenziavano, in una nota diffusa al termine di un incontro con i responsabili delle Poste della Filiale di Aosta, in seguito alla disposizione di chiudere a giorni alterni tre Uffici Postali della città e degli Uffici di Ayas e Champoluc, "la loro ferma contrarietà ad una riorganizzazione che prevede il ricorso alla chiusura degli uffici postali durante il periodo estivo, giustificata solo dall'ormai endemica carenza di personale". I sindacati, inoltre, denunciavano il mancato rispetto delle procedure di consultazione tra le parti previste dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro e come la riorganizzazione degli orari penalizza gli utenti della città “che si vedranno costretti a recarsi a Saint Christophe, presso il Centro Postale, dove dovranno ritirare la corrispondenza a firma (raccomandate, assicurate e atti giudiziari) che il portalettere non ha potuto consegnare per l'assenza del destinatario".
Dal 30 giugno al 14 settembre, in concomitanza con l'adozione dell'orario estivo, infatti, il servizio di ritiro della corrispondenza non consegnata da Poste Italiane sarà svolto dal Centro Operativo Postale di Saint Christophe, in via Grand Chemin, 33, dal lunedì al sabato con orario 8,30 – 12,30. Gli uffici di via Battisti e via Montagnayes saranno aperti dalle 8 alle 14 nei giorni di martedì, giovedì e sabato, mentre con il medesimo orario ma il lunedì il mercoledì ed il venerdì sarà aperto l'Ufficio di via S. Martin de Corleans.