Più di cinquemila persone a Les Combes per l’Angelus. “Oggi una preghiera speciale per i nonni”

Così come aveva fatto due anni fa durante il suo ultimo soggiorno in Valle Benedetto XVI ha voluto congedarsi al termine dell’Angelus con un saluto in patois.
Società

“Cari valdostani, sono proprio contento di essere qui con voi. Pregate per me e per tutta la Chiesa. A tutti auguro una buona estate!” Così come aveva fatto due anni fa durante il suo ultimo soggiorno in Valle, Benedetto XVI ha voluto congedarsi al termine dell’Angelus con un saluto in patois. Un modo per ringraziare questo territorio che lo accoglie con discrezione e con affetto.

Ma non erano solo valdostani i fedeli presenti oggi, domenica 26 luglio, a Les Combes per pregare con il papa. Almeno 5mila persone provenienti dal vicino Piemonte, dalla Lombardia, dalla Toscana e dalla Svizzera, dalla Francia e dalla Spagna hanno affollato il Plan du Saint-Père, il prato poco distante dallo chalet che lo ospita. “Ci incontriamo qui a Les Combes – ha detto Ratzinger prima della recita dell’Angelus – presso l’accogliente casa che i Salesiani mettono a disposizione del Papa, dove vado terminando il periodo di riposo fra le belle montagne della Valle d’Aosta. Sono grato a Dio che mi ha concesso la gioia di queste giornate segnate da vera distensione – malgrado il piccolo infortunio a voi ben noto”.

“Siamo molto riconoscenti del tempo che ci dà – ha detto il vescovo di Aosta, mons. Giuseppe Anfossi – così come ha fatto venerdì scorso visitando la nostra antica cattedrale”.

E durante la riflessione alle letture Benedetto XVI si sofferma sulla memoria dei santi Gioacchino e Anna, genitori della Madonna e, dunque, nonni di Gesù: “Questa ricorrenza fa pensare al tema dell’educazione, che ha un posto tanto importante nella pastorale della Chiesa. In particolare, ci invita a pregare per i nonni, che nella famiglia sono i depositari e spesso i testimoni dei valori fondamentali della vita”. "Poco fa – ha concluso il papa – parlando dei santi Gioacchino e Anna, ho ricordato i nonni. Ora vorrei estendere il mio pensiero a tutti gli anziani, specialmente quelli che potrebbero trovarsi più soli e in difficoltà".

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