Dal 27 giugno la piscina di Pré-Saint-Didier è chiusa al pubblico, e se nulla cambierà, la prospettiva è che lo rimanga fino al 2020.
La struttura, l’unica a servizio dell’utenza dell’Alta Valle, necessita di importanti lavori strutturali e di adeguamento antisismico.
Interventi già programmati dalla Regione, che nel novembre scorso ha approvato un progetto preliminare per un investimento complessivo di 4 milioni 467 mila 470 euro. Secondo un primo cronoprogramma i lavori sarebbero dovuti iniziare nell’autunno 2019, per concludersi a giugno 2020.
Negli ultimi tempi però alcuni distacchi hanno portato la Regione alla decisione, anzitempo, di chiudere la piscina.
La notizia ha creato non pochi malumori fra gli utenti del servizio che hanno deciso, quindi, di avviare una petizione.
“Non è un’iniziativa in contrapposizione alle istituzioni ma di sollecito” spiega uno dei promotori, Alexandre Glarey.
La petizione, che in poco tempo ha già superato le 500 firme, chiede alle Istituzioni di fornire un cronoprogramma per la riapertura della Piscina regionale di Pré-Saint-Didier e di garantirne la riapertura entro il 2020.
“La chiusura è giusta e sacrosanta” prosegue Glarey “Vogliamo solo avere rassicurazioni sul fatto che i soldi per gli interventi ci siano e che i lavori possano partire quanto prima”.
I promotori ricordano, quindi, come la struttura, aperta nel 1975, “qualifica l’offerta turistica delle stazioni della Valdigne” e “svolge un ruolo importante per l’educazione scolastica allo sport, per l’attività agonistica e per il benesse psico – fisico degli abitanti dell’Alta Valle”.