Profughi, la Chiesa chiede alla Regione “di fare di più”

La Diocesi si impegna inoltre a "verificare la possibilità di crescere di qualche unità la capacità di accoglienza ora messa in campo dalla Caritas".
Società

"Anche la nostra valle provi a fare qualcosa di più, ricordando quanto già viene fatto nel rispetto della dignità delle persone accolte". E’ l’appello che arriva oggi dal Consiglio pastorale diocesano riunito nei giorni scorsi con il Vescovo, Mons. Lovignana.

La Diocesi si impegna inoltre a "verificare la possibilità di crescere di qualche unità la capacità di accoglienza ora messa in campo dalla Caritas" e chiede alle comunità parrocchiali di organizzare degli incontri con i profughi attualmente accolti per favorire il superamento della diffidenza e dell’indifferenza "che spesso nascono dalla non conoscenza delle persone e delle situazioni".

Il Consiglio evidenzia come "una cultura sempre più incentrata sul benessere dell’individuo rischi di far perdere il valore umano ed evangelico dell’accoglienza del forestiero e dell’aiuto a chi si trova in necessità, pur così radicato un tempo fra la nostra gente" e "invita tutti a cogliere le situazioni sociali problematiche non come fastidiosi incidenti di percorso ma come richiami che interpellano la coscienza civica e occasioni per unire le forze nella ricerca di soluzioni condivise".

Infine la Diocesi chiede risposte legislative adeguate in Italia così come in Europa e a livello mondiale "agendo sulle cause e non solo sugli effetti."

 

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