Pronto soccorso e 118 in rivolta, i dipendenti chiedono il trasferimento “in blocco”

Quasi tutti i dipendenti – 31 infermieri del pronto soccorso su 39 e 7 infermieri del 118 su 10 – hanno firmato una lettera chiedendo il trasferimento “in blocco” per la mancata condivisione sulla riorganizzazione del Dipartimento".
L'audizione di Veglio in Commissione
Società

Mentre il Direttore Generale Massimo Veglio ed il Dirigente della Struttura di Anestesia, Rianimazione ed Emergenza Territoriale Enrico Visetti venivano auditi in V Commissione consiliare riguardo la riorganizzazione del sistema regionale di emergenza-urgenza sanitaria, al Parini scoppiava la grana.

Malessere e disagio hanno raggiunto, infatti, il punto di non ritorno al Pronto Soccorso di Aosta. Quasi tutti i dipendenti – 31 infermieri del pronto soccorso su 39 e 7 infermieri del 118 su 10 – hanno firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione Valle d’Aosta, all’assessore alla Sanità e ai membri della quinta commissione consiliare, chiedendo il trasferimento “in blocco verso altri Dipartimenti”.

Il motivo? Si trova a chiare lettere nella missiva inviata: “La mancata condivisione in merito alla riorganizzazione del Dipartimento di appartenenza”, la “totale assenza di comunicazioni e informazioni relativamente alle numerose modificazioni in corso, tali da mettere a rischio la nostra operatività”, e una “rilevata la situazione di incompatibilità ambientale creatasi con la dirigenza del Dipartimento di Emergenza, Rianimazione e Anestesia”.

Insomma, una gesto forte che se messo in atto rischia di paralizzare l’attività di uno dei reparti più importanti della struttura ospedaliera. Massimo Veglio, uscendo dall’audizione a Palazzo regionale, non ha voluto rilasciare dichiarazioni se non un laconico: "Andiamo ad occuparci del problema". 

Duro invece il commento di Roberto Cognetta, consigliere del Movimento 5 Stelle. "L’USL ci ha esposto alcuni dati richiesti sulla riorganizzazione Dera: abbiamo fatto alcune domande a Veglio sulla lettera, ha detto che cercherà di capire e prenderà provvedimenti per risolvere la situazione. Certo era ampiamente preventivabile, sono stati presi provvedimenti non giusti e i lavoratori si sono arrabbiati".

Più cauto Claudio Restano, Presidente della Va commissione. "La lettera non era in ordine del giorno, il dottor Veglio l’ha ricevuta in tarda mattinata, c’è stato troppo poco tempo, ne prenderanno atto tornando ora in ufficio". E sulla possibile chiusura del Pronto Soccorso, ha aggiunto: "Non mi allarmerei, conosco la professionalità dei lavoratori del settore. I dirigenti constateranno la situazione e con l’assessorato ed i lavoratori si troverà una soluzione".

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