Tutti i bambini e ragazzi valdostani sono entrati questa mattina a scuola, anche se alcuni hanno rischiato fino all’ultimo di rimanere a casa. Sabato sera è partita infatti la procedura anti-covid per il marito di una maestra dell’infanzia dell’Istituzione scolastica Saint-Roch di Aosta, risultato positivo. La quarantena è scattata per la moglie, ma anche per le altre tre colleghe, che nei giorni scorsi avevano avuto contatti con lei, per motivi di lavoro.
L’intervento immediato del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl e della Sovrintendenza agli Studi ha permesso, a meno di 24 ore dall’inizio dell’anno scolastico, di consentire comunque il rientro in classe dei bambini.
“Le operazioni di contact tracing sono state immediate. Domenica è stata fatta la sanificazione dei locali dove erano presenti le maestre – spiega la Sovrintendente agli studi Marina Fey – e sono state subito contattate le supplenti, oltre a prevedere l’inserimento di un ulteriore ausiliario. Stamattina era tutto pronto per accogliere i bambini.”
A ringraziare l’Usl e il Comune di Aosta è il dirigente scolastico Guido Cossard che dice: “E’ la dimostrazione che il protocollo funziona. Tutto quello che c’era da fare, è stato fatto e questo ci fa ben sperare per la sicurezza dei ragazzi”.