Riconoscimento Unesco alle Dolomiti: le precisazioni di Joseph Rivolin

Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione da Joseph Rivolin in merito alle osservazioni del vice-presidente di Cipra Italia sul riconoscimento assegnato dall'UNESCO alle Dolomiti.
Joseph Rivolin
I lettori di Aostasera, Società

Quando si è costretti a dar conto in poco più di mille caratteri di una situazione complessa e controversa, le semplificazioni sono inevitabili: fa parte del mestiere di giornalista sintetizzare il più chiaramente possibile, per chi legge, le varie posizioni. In merito alle presunte inesattezze, faccio presente quanto segue:

– Come giustamente scrive il sig. Casanova, "vi sono problematicità tra le quali che il riconoscimento venga ridotto a semplice marchio turistico": è per questo che, come ho scritto io, "gli ambientalisti dolomitici, guidati da Mountain Wilderness (che, tra l'altro – aggiungo ora – è stata tra i promotori del dossier), sono in stato d'allerta", come conferma anche il sig. Casanova, scrivendo che "è fondamentale che l'associazionismo ambientalista venga riconosciuto come parte attiva e propositiva nella gestione dei territori e della cultura delle Dolomiti"

– La costruzione del famigerato ponte di Dresda è stato voluto dai cittadini, che si sono espressi mediante referendum a favore della sua realizzazione, sapendo benissimo che ciò avrebbe portato alla cancellazione della città dall'elenco dell'Unesco: per me, si tratta di una chiara manifestazione di volontà

– Non ho mai detto che l'iscrizione delle Dolomiti sia stata un'imposizione del ministero: ho scritto invece che, nel caso del Monte Bianco, trattandosi di mettere d'accordo tre Stati con situazioni istituzionali molto diverse (la Svizzera federale, l'Italia regionale e la Francia centralista), c'è il rischio concreto che le decisioni vengano prese a livello statale senza tener conto degli interessi e delle prerogative dei livelli istituzionali regionali e locali: in Italia, malgrado la presenza di autonomie relativamente sviluppate, la stipulazione di trattati internazionali è di esclusiva competenza statale

– Non ho mai scritto che il territorio dolomitico interessato dall'iscrizione fosse "minimo": mi sono limitato a far sapere che, di 13 siti di cui si era richiesta l'iscrizione, ne sono stati accettati nove, come confermato dal sig. Casanova.

Grazie dell'attenzione.
Joseph Rivolin

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