Riforma elettorale, le prime due leggi regionali approvate in Consiglio

Dopo ore di intense discussioni il Consiglio regionale ha approvato la legge che disciplina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con la carica di consigliere regionale. Trenta i voti favorevoli, ovvero quelli degli...
Società

Dopo ore di intense discussioni il Consiglio regionale ha approvato la legge che disciplina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con la carica di consigliere regionale.
Trenta i voti favorevoli, ovvero quelli degli esponenti di Union Valdotaine, Stella Alpina, Fédération Autonomiste, Casa della Libertà e quelli dei diessini Giulio Fiou e Piero Ferraris.
Si sono invece astenuti i consiglieri dell’arcobaleno e i diessini Carmela Fontana e Giovanni Sandri. Stessa distribuzione dei voti al momento dell’approvazione di un’altra legge di riforma elettorale, riguardante le modalità di elezione del presidente della Regione e degli assessori.
Entrambe le votazioni hanno quindi evidenziato una spaccatura interna ai DS-Gauche valdotaine, con Giulio Fiou e Piero Ferraris che si sono dichiarati a favore delle nuove norme, all’opposto di Carmela Fontana e Giovanni Sandri, che si sono astenuti. E’ quest’ultima posizione quella portata avanti ufficialmente dalla direzione dei DS.
La casa della libertà si è invece trovata d’accordo con la maggioranza consiliare nell’approvare le due leggi.

Sono state comunque individuate una trentina di cause di ineleggibilità alla carica di consigliere regionale alle quali si aggiungono venti casi di incompatibilità. Queste ultime riguardano coloro che ricoprono cariche elettive nelle istituzioni nazionali e comunitarie, i dipendenti regionali, i presidenti delle pro loco, i manager delle società partecipate dalla Regione, dell’Amministrazione regionale e dell’Usl della Valle d’Aosta, il rettore e i docenti dell’ateneo regionale, gli editori e i direttori di testate giornalistiche e radiotelevisive che percepiscono contributi regionali, oltre che i ricercatori e, i presidi e i sindaci dei Comuni valdostani con più di 3 mila abitanti.

Per quanto riguarda le modalità di elezione del presidente della Regione e degli assessori, ecco le novità previste nuova norma approvata ieri in Consiglio.
Secondo la legge regionale il Consiglio regionale, a cui spetta il compito di eleggere l’esecutivo regionale, può approvare una mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del presidente della Regione, provvedimento che impone la cessazione dell’attività del presidente e della Giunta, e il subentro di un nuovo esecutivo.
Inoltre Il Consiglio regionale potrà anche sfiduciare un singolo assessore.
La legge introduce anche la figura del vicepresidente della Regione, eletto sempre dal Consiglio regionale. Infine, è stato introdotto un limite di due mandati per i membri della Giunta regionale.

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