Saint-Christophe in “pressing” sulla Regione per collegare la ciclopedonale con Pollein

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità un odg per completare il tratto sul ponte di Pollein e collegarsi alla pista che costeggia la Dora. Intanto sul web spunta una petizione per trasformare la tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier in una pista ciclabile veloce.
La ciclopedonale lungo Dora - immagine d'archivio
Società

Il Consiglio comunale di Saint-Christophe ha approvato la convenzione per la gestione del percorso ciclopedonale dell’Unité des Communes valdôtaines du Mont-Émilius.

Atto al quale si è appoggiato – con maggioranza e minoranza a votare assieme, all’unanimità – un ordine del giorno proposto dal Sindaco di Saint-Christophe Paolo Cheney che chiede, il “pressing” da fare è sull’Amministrazione regionale, di completare il tratto di pista sul territorio del Comune con l’attraversamento del ponte di Pollein.

L’atto chiede alla Regione e all’Unité Mont-Émilius di definire e realizzare il tratto mancante dell’asse Aosta-Pollein, progetto che una volta chiuso consentirebbe agli abitanti di Saint-Christophe e del quartiere Dora di raggiungere il tratto di ciclabile dall’altra parte del fiume.

Il Sindaco Cheney spiega: “Abbiamo una pista e contribuiamo a spese alle spese, però non ne usufruiamo. Abbiamo deciso di proporre questo ordine del giorno per sollecitare l’Amministrazione regionale ad autorizzare il transito sul ponte di Pollein”.

La palla ora passa alla Regione, anche per gli eventuali tempi di realizzazione: “Ora dipende da loro – chiude Cheney –, ma non dovrebbero volerci tempi lunghi e molte risorse essendo già previsto nel primo progetto della pista, che poi si è interrotto”.

Una ciclabile veloce al posto della ferrovia?

Nel frattempo l’attenzione sulla mobilità a due ruote si muove anche attraverso il web. È infatti spuntata sul portale change.org una petizione, attualmente firmata da 140 persone, che chiede alla Regione di “Trasformare la ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier in una pista ciclabile veloce per Aosta“.

Nel testo dei proponenti si legge: “Ripristinare la vecchia ferrovia avrebbe costi notevoli, non giustificabili con la potenziale utenza, soprattutto dopo l’emergenza Covid-19. Una via di comunicazione ciclabile veloce sull’esempio di quelle olandesi avrebbe un importante utilizzo sia turistico e sia in alternativa all’auto per spostarsi verso il centro di Aosta. Il percorso, peraltro, essendo stato progettato per il treno, non avrebbe pendenze eccessive. Si tratterebbe di fare una superstrada esclusiva per sole bici e veicoli elettrici leggeri, da utilizzare anche per veloci spostamenti locali, lontano da auto e da pedoni”.

Idea che in realtà va contro le intenzioni regionali che, dopo la bocciatura del ricorso di Arriva anche al Consiglio di Stato e l’affidamento del contratto per il servizio a Trenitalia SpA, prevede – tra le altre – la riapertura proprio della tratta che dal Capoluogo porta in Alta Valle.

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