Savt: “la finanziaria mette in crisi il sistema valdostano”

La sezione funzione pubblica del sindacato mette in guardia contro i tagli previsti dal Governo. "Ancora una volta – sostiene Claudio Albertinelli - si è deciso di colpire pesantemente i dipendenti pubblici".
Giulio Tremonti
Società

Viva preoccupazione per la manovra finanziaria è stata espressa dal Savt-funzione pubblica, riunitosi lo scorso venerdì per esaminare la situazione. In un comunicato stampa riassuntivo dell’incontro il segretario Claudio Albertinelli ha deplorato il blocco dei contratti, che, “associato ai pesanti tagli che in questo momento sono nuovamente previsti per le Regioni Autonome, rischia di mettere in forte crisi il sistema valdostano degli enti locali che, malgrado la disponibilità di risorse e capacità gestionali adeguate, come dimostra la virtuosità dei conti delle nostre realtà locali, sarà penalizzato per responsabilità non sue”.
Il Savt boccia quindi la finanziaria attualmente in fase di discussione: Ancora una volta – si legge nel documento – si è deciso di colpire pesantemente i dipendenti pubblici, prevedendo un ulteriore anno di blocco dei rinnovi contrattuali, con il risultato che fino al 2015 i lavoratori del pubblico impiego vedranno bloccato il proprio stipendio, che ricordiamo è fermo ai valori del 2009. Si tratta di una scelta assolutamente inaccettabile, visto che va a sommarsi ad una serie di tagli che già hanno colpito il settore negli ultimi anni”.

Viceversa, secondo il direttivo del Savt-funzione pubblica, molto poco si sta facendo per ridurre i costi della politica. Augurandosi che durante la discussione della manovra finanziaria siano portati opportuni correttivi per evitare di colpire i pubblici dipendenti, il Savt ha concluso così: “I lavoratori pubblici stiano già facendo la loro parte. Adesso tocca anche ad altri fare sacrifici”.
 

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