Sci, 403 firme contro la chiusura degli impianti di Antagnod

Il Presidente della Monterosa Ski, Giorgio Munari, nega che il Cda abbia deliberato una tale decisione. "Il Cda non ha mai deciso di chiudere.".
Antagnod
Società

“I due impianti sciistici di Antagnod, alla stregua delle strade, dell’acquedotto, della fognatura, ecc sono le infrastrutture che consentono alla nostra località di vivere e di prosperare“. E’ un passaggio della petizione, sottoscritta da 403 cittadini, per il mantenimento degli impianti sciistici di Antagnod.

La raccolta firme è stata depositata ieri in Consiglio regionale.

“Siamo venuti tardivamente a conoscenza – si legge nel testo dell’iniziativa – della decisione del Consiglio di Amministrazione della Società Monterosa Spa che prevederebbe la totale chiusura della stazione sciistica di Antagnod senza che ci sia un preventivo confronto con la popolazione e l’Amministrazione comunale”.

I 403 sottoscrittori si dicono, quindi, “preoccupati e allarmati da questa decisione che non condividiamo, perché riteniamo che decisioni di tale gravità debbano esser prese soltanto dalla proprietà (Regione e Comune) previo assenso della popolazione interessata”.

A rispondere ai firmatari della petizione è il Presidente della Monterosa Ski, Giorgio Munari che nega che il Cda abbia deliberato una tale decisione. “Il Cda non ha mai deciso di chiudere. Abbiamo appena presentato alla Regione, il 30 ottobre, il piano strategico e non c’è minimamente scritto questo, non so da dove escano questi pensieri”.

Il Presidente ricorda, inoltre, come l’eventuale chiusura di una stazione deve esser condivisa con l’azionista, la Regione.

“Certo è indubbio che le stazioni piccole siano un problema, perché fanno perdere liquidità, ma ripeto qualunque scelta deve passare dall’azionista. Al momento nessuno ha mai parlato della chiusura di Antagnod”.

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